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Nuoto artistico

Nuoto sincronizzato, le speranze di medaglia dell’Italia verso Tokyo 2020: azzurre in crescita esponenziale, saranno da podio?

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Se Europei e Mondiali sono importanti, il vero obiettivo sono in realtà le Olimpiadi. A quelle del 2020, le prossime, vogliamo il podio. E’ questo il traguardo. E ci arriveremo“. Furono queste le parole perentorie del commissario tecnico Patrizia Giallombardo, parlando dei prossimi obiettivi della Nazionale italiana di nuoto sincronizzato.

Un movimento in fermento quello della danza in acqua che si prepara, in stagione, agli Europei 2018 a Glasgow (2-7 agosto) ma pianifica, in particolare, il percorso che vorrà portare le ragazze del Bel Paese pronte all’appuntamento a Cinque Cerchi in Giappone. Il ct lo ha detto senza mezzi termini quale sia il target. Vien da chiedersi: è più un sogno o un’ambizione costruita su basi solide?

Guardando ai risultati del recente passato, il trend è in costante crescita. Alle Olimpiadi di Rio 2016, Costanza Ferro, Linda Cerruti e la squadra hanno saputo programmare a dovere il quadriennio, esprimendo il meglio possibile nell’occasione più importante. Le due savonesi classe 1993, che danzano insieme da quando avevano sette anni, hanno estasiato. Nell’atto conclusivo del duo, accompagnate da “Sweet Dreams degli Eurythmics, sono state capaci di rompere per la prima volta la barriera dei 92 punti. Il totale di 182.8079 (sommato ai 90.4412 del tecnico) ha regalato una soddisfazione immensa, assai più importante del sesto posto conclusivo.

Ferro e Cerruti che, insieme a Elisa Bozzo, Beatrice Callegari, Camilla Cattaneo, Francesca Deidda, Manila Flamini, Mariangela Perrupato e Sara Sgarzi alternandosi tra routine libera e tecnica, hanno fatto la storia nella prova a squadre. Una quinta piazza valsa la miglior prestazione di sempre per la nostra compagine. Nel libero le ragazze italiche hanno raggiunto quota 92.2667, score anch’esso da primato, tale da ottenere un punteggio complessivo di 183.3809 (tenendo conto del tecnico), danzando sulle note di “The season on earth” di Michele Braga con coreografie di Anastasia Ermakova, pluricampionessa olimpica e mondiale.

Si può, quindi, essere ottimisti. Il lavoro della Giallombardo e del suo staff, in vista di quel che sarà, vuol essere tale da abbattere muri, in apparenza, insormontabili. Ne hanno facoltà le nostre atlete e starà a loro dimostrarlo.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: fonte Deepbluemedia

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