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Ciclismo

Giro d’Italia 2018, Esteban Chaves a caccia del primo trionfo importante. Simon Yates l’asso nella manica…

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“Non facciamo mistero del fatto che la nostra attenzione è puntata sulla classifica generale e che Simon Yates e Esteban Chaves sono i nostri leader. Non siamo i favoriti, ma abbiamo due ragazzi che si batteranno con i big più attesi in ogni occasione. Sulla carta abbiamo una squadra forte, tutti stanno arrivando al punto di forma voluto” queste le parole di Matt White, direttore sportivo della Mitchelton-SCOTT, in vista del prossimo Giro d’Italia che scatterà venerdì 4 maggio da Gerusalemme con una cronometro individuale.

Doppia punta dunque per la compagine australiana, che nel 2016, proprio con Chaves, ha centrato una splendida seconda piazza in classifica generale alle spalle di un fantastico Vincenzo Nibali. La stella, visto il percorso, sarà proprio il colombiano: le salite italiane sono il suo pane (come abbiamo visto anche in chiave Giro di Lombardia, vinto nel 2016). La forma però non sembra essere quella dei giorni migliori: serve arrivare al top per potersela giocare alla pari con i vari Chris Froome, Thibaut Pinot, Miguel Angel Lopez e Fabio Aru. “Sono davvero felice di tornare in Italia, ho vissuto a lungo nel vostro Paese, qui ho vissuto i momenti più belli e più difficili della mia carriera. Mi sono allenato bene in Colombia nelle ultime settimane, quindi spero di trovare una forma simile a quella del 2016” le sue parole alla vigilia.

L’arma in più però può essere quella di giocarsi un’altra carta e provare ad avere la superiorità numerica nelle frazioni di montagna più dure. Due uomini in un gruppo di, supponiamo, dieci corridori, potrebbero davvero fare la differenza. Simon Yates ha infatti scelto per la prima volta la Corsa Rosa, dopo tre partecipazioni al Tour de France e due alla Vuelta di Spagna. Il 25enne è in netta crescita: ancora non è chiaro se possa riuscire a far classifica in un grande giro, ma sulla carta in salita può giocarsela con tutti (per lui quest’anno vittorie di tappa sia alla Parigi-Nizza che al Giro di Catalogna). Il coraggio non manca, potrebbe lanciare attacchi da lontano per sorprendere le squadre dei rivali e magari avvantaggiare il compagno. “Non vedo l’ora di iniziare il mio primo Giro d’Italia . Un cambio di programma dell’ultimo minuto che mi ha impedito di debuttare l’anno scorso, stavolta invece ci sarò. Penso che abbiamo assemblato una delle migliori squadre possibili per affrontare un Grand Tour e puntiamo ad ottenere il miglior risultato possibile”.

 





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Foto: Valerio Origo

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