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F1, analisi prove libere GP Cina 2018: la Mercedes è davanti, ma Ferrari e Red Bull sono più vicine del previsto, ancora bene Renault e Haas, sprofonda la Williams

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Si è conclusa la prima giornata di prove libere del Gran Premio della Cina (clicca qui per la cronaca), terzo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2018, e ci ha già regalato diversi spunti. Ogni analisi, al momento, è assolutamente parziale, dato che questo venerdì ha visto temperature basse, vento e anche pioggia, tutte condizioni che non vedremo in gara, quando regneranno (o quantomeno dovrebbero regnare) sole e temperature più miti. Ad ogni modo, come previsto e preventivabile, davanti a tutti c’è la Mercedes (sopratutto con Lewis Hamilton) ma Ferrari (in primis) e Red Bull sono meno lontane di quanto ci si poteva aspettare. Ancora una volta bene Haas e Renault, male, se non malissimo, Williams e Sauber Alfa Romeo, ma questo ormai non fa più notizia.

Lewis Hamilton, dunque, è stato in grado di centrare i migliori tempi in entrambe le sessioni confermando che sia lui (a Shanghai ha ottenuto 5 vittorie, 8 podi e ben 6 pole position) che la sua vettura, sono davvero a proprio agio su questo tracciato. L’unico inconveniente, va detto, è il margine. Oltre 3 decimi nella FP1, appena 7 millesimi nella seconda parte di giornata. I due piloti delle “Frecce d’argento” sono divise, tra di loro, da appena 33 millesimi, per cui c’è la sensazione che il campione del mondo in carica si sia tenuto un po’ di margine nel taschino. Nel complesso, tuttavia, c’è la consapevolezza che la W09 è ancora leggermente distante dal suo meglio, mettendo in mostra qualche sofferenza a livello di sovrasterzo. Sul fronte del passo gara i tempi segnati sono buoni, ma non eccezionali. Tutto dipenderà dalla scelta delle gomme in ottica gara e, visto il consumo, non sarà una opzione di poco conto. La Mercedes eccelle con temperature basse e gomme più dure, in poche parole le condizioni odierne. Se il vantaggio attuale è tutto qui..

Giornata tutto sommato positiva anche per la Ferrari. Tra prima e seconda sessione la SF71H è migliorata sensibilmente, portandosi a pochi centesimi da una Mercedes che, sulla carta, doveva dominare. Kimi Raikkonen (clicca qui per le sue parole) e Sebastian Vettel (clicca qui per le sue parole) si sono avvicinati parecchio e, anzi, sul passo gara hanno ottenuto riscontri eccellenti. La vettura di Maranello sembra performante anche con le gomme Medie per provare il “grande rischio” di una sola sosta in gara. Il degrado su questa pista, com’è ben noto, è sensibile, e la scelta UltraSoft-Media o Soft-Media, potrebbe non essere utopia. Un venerdì più interessante del previsto per le Rosse.

In casa Red Bull, invece, c’è sempre qualcosa che non permette di sorridere davvero. Max Verstappen conclude a meno di quattro decimi dalla prima posizione, mentre Daniel Ricciardo si ferma a 1,1 secondi. Una disparità di prestazioni che si spiega solamente con qualche errore, che viene bilanciata da un passo gara importante. Al netto del consumo delle gomme (uguale per tutti) la RB14 appare solida e costante. L’importante sarà evitare gli intoppi tecnici come a Sakhir e far progredire un motore che, nel tratto veloce, paga dazio rispetto a Ferrari e Mercedes. Se, da domani, la scuderia potrà aumentare la potenza, le cose miglioreranno.

Alle spalle dei tre “top team” appare ormai evidente il duello tra Renault e Haas. Il team francese ha saputo piazzare Nico Hulkenberg in sesta posizione, con Carlos Sainz in ottava ma, soprattutto, ha messo in mostra un’ottima serie di giri, sia in ottica qualifica che gara. Discorso simile anche in casa Haas con Kevin Magnussen settimo (Romain Grosjean chiude la classifica per colpa di un errore nel suo tentativo di giro veloce) ma con entrambi i piloti che spesso si sono avvicinati ai tempi dei migliori in simulazione di passo gara. Si confermano Renault e Haas, quindi, le grandi candidate a rubare alla Force India il titolo di quarta forza del Mondiale.

Già, la Force India. Dopo un inizio di campionato quanto mai negativo, in questa prima giornata di prove si è intravisto un lieve miglioramento. I piloti, come ben sappiamo, sono di buon livello ma al momento non sono ancora assecondati da una vettura che appare ancora in ritardo sulla tabella di marcia. Rimane a cavallo della zona punti la McLaren. Il quinto posto di Fernando Alonso a Melbourne appare sempre più una “rondine che non fa primavera” perché il reale valore della MCL33 non è certo da posizioni che contano. Il motore non dà una mano e le prestazioni non sono assolutamente eccelse.

Buone conferme, invece, dalla Toro Rosso. Anche in questo caso, ovviamente il quarto posto di Pierre Gasly in Bahrein sarà solamente una bellissima eccezione, ma la scuderia di Faenza sembra avere azzeccato il progetto e avere allestito una STR13 in grado di lottare con continuità per la zona punti. Concludiamo con le ultime posizioni di Sauber Alfa Romeo e Williams. Le rispettive monoposto sono assolutamente lontane dalla competitività ma, in particolare il team britannico, sembra davvero essere entrato in una delle annate peggiori di sempre della sua storia, e la coppia Lance Stroll e Sergey Sirotkin non aiuta. L’ombra lunga di Robert Kubica si staglia sempre più nitida sul futuro del russo…

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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