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Pattinaggio Artistico

Pattinaggio di figura, Mondiali 2018: Anna Cappellini e Luca Lanotte all’ultima recita di una carriera memorabile. Obiettivo: lasciare il segno

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Nonostante manchi ancora l’ufficialità, il prossimo Campionato del Mondo di pattinaggio di figura previsto a Milano dal 21 al 25 marzo sarà con tutta probabilità l’ultima gara a cui prenderanno parte i danzatori sul ghiaccio Anna Cappellini e Luca Lanotte, atleti simbolo del movimento italiano.

Il Campionato Mondiale nelle mure amiche milanesi sarà dunque l’atto conclusivo di una carriera straordinaria: dal 2011, anno in cui sono divenuti la prima coppia italiana subentrando a Federica Faiella e Massimo Scali, gli atleti di Paola Mezzadri, Marina Zueva e Maurizio Margaglio hanno dimostrato una crescita tecnica e un miglioramento costante sul fronte espressivo davvero importante. Insieme a Carolina Kostner, Anna e Luca sono gli atleti più medagliati della nazionale italiana, avendo conquistato in carriera la medaglia d’oro nel 2014 sia ai Campionati Europei di Budapest che ai Campionati del Mondo di Saitama, oltre che la bellezza di cinque medaglie continentali, sei titoli italiani e quattordici podi complessivi nelle tappe del circuito Grand Prix. Il leggero infortunio subito alla mano di Anna ad inizio della preparazione, ha di fatto rallentato l’inizio della stagione, partita ufficialmente nel mese di novembre con l’ottima performance all’NHK Trophy (186.56 punti), seguita poi dalla battuta d’arresto (complici anche delle decisioni bizzarre del pannello tecnico) dello Skate America (181.63). Successivamente la coppia ha affrontato le Finali Grand Prix di Nagoya (185.23) migliorando le prestazioni, in particolar modo nel programma libero. Se l’errore sui twizzles da parte di Anna ha compromesso l’ennesimo podio europeo, le Olimpiadi di PyeongChang sono state per la coppia azzurra decisamente positive, terminate in sesta posizione lottando comunque per un posto sul gradino più basso del podio grazie a una convincente short dance da 76.57 (nuovo record italiano e primato personale) e una memorabile danza libera purtroppo non pagata abbastanza dai giudici.

I Campionati Mondiali post Olimpiadi, per ammissione stessa degli atleti, sono particolarmente difficili: se da un lato aleggia una certa stanchezza da parte di tutti i concorrenti maturata al termine di una preparazione estenuante per la rassegna a cinque cerchi, dall’altro si possono trarre importanti vantaggi. Nel caso della danza ad esempio il ritiro dei Campioni Olimpici Tessa Virtue-Scott Moir, dei terzi classificati Alex e Maia Shibutani e dei russi Ekaterina Bobrova-Dmitri Soloviev, potrebbe consentire ad Anna e Luca la possibilità concreta di conquistare il podio mondiale dopo il trionfo del 2014, celebrando così nel migliore dei modi la loro fantastica carriera. Analizzando i numeri e le statistiche dei diretti avversari, alcuni dati sorridono infatti alla coppia azzurra. Secondo il sito skatingscores.com, tra le coppie di vertice partecipanti, Anna e Luca si trovano attualmente in terza posizione virtuale con una media di 183,75 punti, alle spalle dei favoritissimi Gabriella Papadakis e Guillaume Cizeron (media 200.21) e degli americani Madison HubbelZachary Donohue (media 186.27). Subito dopo gli atleti delle Fiamme Azzurre, a distanza di pochi punti troviamo l’altra coppia statunitense Madison Chock-Evan Bates (media 182.27) e i canadesi Kaitlyn Weaver-Andrew Poje (media 180.63).

Le premesse sono dunque ottime. La grande crescita stagionale confermata in occasione dei Giochi Olimpici avrà sicuramente dato la giusta carica ai pattinatori lombardi, motivati a regalare alla storia del pattinaggio italiano l’ennesimo prezioso importante tassello.





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