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Pattinaggio artistico, Lucrezia Beccari pronta per i Mondiali juniores: “Voglio fare bene, porterò a Sofia il dramma delle vittime della Shoah”

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Giovanissima promessa del pattinaggio di figura italiano, Lucrezia Beccari, pattinatrice classe 2003 tesserata con la società Ice Club di Torino, dopo una stagione ricca di bellissimi risultati coronata con la vittoria ai Campionati Nazionali, si appresta a fare il suo esordio ai Mondiali juniores, previsti nella città di Sofia (Bulgaria) dal 6 all’11 Marzo. La talentuosa atleta azzurra è carica e motivata per il suo esordio nella rassegna intercontinentale.

Lucrezia, nonostante la giovanissima età sei reduce da una stagione con i fiocchi. Dal titolo nazionale juniores ai primi posti conquistati alla Merano Cup e lo Skate Helena di Belgrado. Sei pronta per affrontare il tuo primo Campionato del Mondo?

Questa stagione è stata intensa, ricca di soddisfazioni e di momenti molto belli. Alla fine del 2016 un brutto infortunio mi aveva costretta a restare lontana dal ghiaccio per alcuni mesi e riprendere a pattinare, ad allenarmi ed a gareggiare ha rappresentato per me la prima grande conquista. L’impegno, gli allenamenti intensi, il duro lavoro sono stati ripagati dalla convocazione dello scorso anno alla tappa di Minsk del circuito di Grand Prix junior, dai successi nella Merano Cup, nella Skate Helena di Belgrado e dal primo posto nei Campionati nazionali di Milano, all’esordio nella categoria junior. La convocazione ai Mondiali juniores di Sofia da parte della Federazione Italiana Sport Ghiaccio rappresenta per me una gioia e, al tempo stesso, sento l’onere di rappresentare l’Italia in un appuntamento tanto importante. Ce la metterò tutta per gareggiare al meglio delle mie possibilità“.

Non è frequente, almeno in Italia, vedere ragazze così giovani completare bene tutti i salti tripli. Come procede il lavoro con gli elementi di salto? Vedremo modifiche sul tuo layout ai mondiali di Sofia?

Sto lavorando con il mio allenatore Edoardo De Bernardis per realizzare al meglio combinazioni di salti tripli e mi confronterò con lui sugli elementi che inserirò nella mia gara di Sofia“.

Qual è il tuo obiettivo per questa rassegna iridata?

“Forse sarò banale, ma voglio fare bene. Spesso caricare se stessi e il pubblico di aspettative può essere negativo. Esordirò a 14 anni da poco compiuti in un Mondiale junior e mi troverò ad affrontare pattinatrici molto forti. Voglio poterlo fare con serenità e con la giusta concentrazione e desidero iniziare a farmi conoscere al pubblico internazionale“.

Sia dalle foto che nei momenti in cui sei ripresa al Kiss&Cry si nota un bellissima sintonia con i tuoi due allenatori Edoardo De Bernardis e Claudia Masorero. Come descriveresti in tre parole il rapporto con il tuo team tecnico?

Tre parole sono davvero poche per esprimere il legame che in questi anni si è creato tra me, Edoardo e Claudia. Tuttavia, penso che potrei rispondere che il nostro legame si basa sulla fiducia reciproca, sulla sintonia e sull’affetto. Edoardo mi sprona molto è un allenatore molto esigente, preciso. Con lui è necessario allenarsi intensamente. A volte mi rimprovera, ma mi sa anche incoraggiare. Con lui ho imparato tutti i salti tripli e presto inizierò i quadrupli. Non vedo l’ora!“.

Descrivici i tuoi due programmi di gara che vedremo a Sofia.

I miei programmi di questa stagione sono molto raffinati e sono stati coreografati per me dal mio allenatore Edoardo De Bernardis. Nel corto pattino sulle musiche di “Alien” e “Visitors”, mentre nel lungo interpreto “Olocausto”, sulle colonne sonore di “Schlinder’s List” di Spielberg. Nella Skate Helena ho pattinato questo programma proprio il 27 gennaio, nel “Giorno della memoria”, e rendere omaggio a tutte le vittime di un dramma come la Shoah in quella data mi ha commossa. Il mio programma lungo è un personale tributo a tutte le persone alle quali sono state inflitte umiliazioni e sofferenze incredibili“.

Quali sono i tuoi atleti di riferimento? Ci sono pattinatori o pattinatrici che hanno, in qualche modo, ispirato il tuo modo di essere?

Sicuramente Evgenij Plushenko. Plushenko mi è sempre piaciuto per le sue capacità tecniche e interpretative. Un altro pattinatore che mi ha colpita è Yuzuru Hanyu e, tra le pattinatrici, ammiro Evgenija Medvedeva e la Zagitova. Mi piace moltissimo Carolina Kostner. Tra le coppie di artistico prediligo James/Ciprés“.

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Foto: Luca Tonegutti (per gentile concessione di LB Skate Manager)

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