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Olimpiadi Invernali 2026: tutte le avversarie di Milano e Torino. L’Austria e Sion fanno paura, attenzione a Stoccolma

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L’Italia spera di ospitare le Olimpiadi Invernali 2026: ieri il Coni ha ufficialmente presentato la propria lettera di intenti al Cio indicando Milano e Torino come possibili città sede dell’evento. La nostra Nazione punterà dunque sul capoluogo meneghino come capofila ma con diversi eventi che graviteranno anche sul Piemonte, senza escludere l’ipotesi di gare nelle Dolomiti visto quanto la Regione Veneto stia spingendo.

La decisione finale verrà presa il 10 settembre 2019 proprio a Milano ma già il 4 aprile 2018 conosceremo ufficialmente quali saranno i Paesi in lizza per ospitare la rassegna a cinque cerchi. Mancano pochi giorni alla scadenza e ormai sono già note le città che hanno espresso il proprio desiderio al Cio. Dunque sono queste le possibili avversarie di Milano e Torino verso l’organizzazione delle Olimpiadi Invernali 2026: Stoccolma (Svezia), Graz/Schladming (Austria), Sion (Svizzera), Calgary (Canada), Sapporo (Giappone), Erzurum (Turchia).

A fare più paura è l’Austria che vanta grande tradizione negli sport della neve e del ghiaccio e che può contare su strutture importanti: anche loro hanno optato per una congiunta tra Graz e Schladming. Molto temibile Sion ma la cittadina svizzera potrebbe chiamarsi fuori da sola: non sarà facile superare il referendum indetto dal Sindaco per il 10 giugno. Difficile che venga data fiducia a Sapporo, volare in Asia per la terza volta consecutiva dopo PyeongChang e Pechino è improbabile. Troppo “esotica” la proposta di Erzurum, città turca che si sta affacciando sul panorama internazionale ospitando la Coppa del Mondo di snowboard. Il fascino di Stoccolma è innegabile ma gli esperti la vedono un po’ nelle retrovie al pari di Calgary.

 





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