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Ciclismo

Milano-Sanremo 2018: gli italiani che possono sognare la vittoria. Elia Viviani la speranza maggiore

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Mancano ormai due giorni alla Milano-Sanremo 2018, prima Classica Monumento della stagione ciclistica. Una corsa snervante, 300 chilometri che conducono dal capoluogo lombardo fino alla città dei fiori, per l’unica delle cinque grandi Classiche che sorride ai velocisti. In Italia il successo manca dal 2006, quando Filippo Pozzato riuscì ad anticipare il gruppo per imporsi davanti ad Alessandro Petacchi e Luca Paolini in un podio tutto tricolore.

Per questo 2018, le maggiori speranze azzurre sono riposte su Elia Viviani. Il corridore veronese ha fatto un netto salto di qualità in questa prima parte della stagione e la Sanremo è il grande obiettivo in questa fase della sua carriera, una volta chiuso (almeno per ora) il discorso olimpico. Durante l’inverno Elia è passato alla QuickStep-Floors e proprio nella corsa che più desidera avrà i gradi di capitano unico in caso di volata, complice anche l’assenza dell’ultimo minuto di Fernando Gaviria, infortunatosi alla Tirreno-Adriatico. Altri compagni, in ogni caso, potrebbero provare a fare la differenza sul Poggio ma una volta terminate salita e discesa dovrebbero tutti lavorare per Viviani. Nella prima parte di stagione ha battuto tutti i velocisti più forti: se ben pilotato agli ultimi 200 metri, va battuto. Anche i bookmaker lo considerano tra i 4 favoriti dopo Sagan e Kwiatkowski, in alcuni casi con quote paragonabili ad Arnaud Démare.

In caso di volata potrebbero ben figurare Sonny Colbrelli e Sacha Modolo, due corridori che in passato hanno dimostrato di trovarsi bene in questa corsa. Entrambi hanno iniziato discretamente la stagione, ma non partono tra i favoriti. Ad entrambi, probabilmente, manca qualcosa in volata, ma la Sanremo è una corsa particolare e contano più le energie rimaste rispetto alle caratteristiche tecniche. Colbrelli, tra i compagni della Bahrain-Merida, può contare sull’apporto di Vincenzo Nibali, che potrebbe fare il suo gioco sul Poggio, provando a fare selezione favorendo una volata a ranghi più ristretti. Difficile immaginare che lo Squalo possa vincere, ma ha dimostrato di poter ribaltare il pronostico in diverse occasioni e l’ultima discesa è molto insidiosa e potrebbe stimolare la sua fantasia. Altro nome buono per un eventuale sprint è quello di Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), anche se per ora non ha impressionato e i suoi grandi obiettivi dovrebbero essere Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix.

Chiudiamo con Gianni Moscon e Fabio Felline, anche se per l’oro è imperativo attaccare da lontano. Il piemontese sarà tra le punte di una Trek-Segafredo ampiamente rimaneggiata senza Nizzolo e Degenkolb, mentre il trentino del Team Sky potrebbe essere costretto a lavorare in favore del vincitore uscente Michal Kwiatkowski. Non possono essere esclusi dal pronostico ma le loro possibilità sono ridotte: molto dipenderà anche dall’atteggiamento del gruppo sul Poggio, dove possono provare ad attaccare per anticipare una volata in cui non avrebbero opportunità.





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Foto: © Quick-Step Floors Cycling Team / Getty Images

 

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