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Super Bowl 2018: aneddoti e curiosità. Comunque vada sarà record per New England. Philadelphia si affida al “talismano” verde

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L’attesa è febbrile. Il countdown verso il Super Bowl LII ha azzerato il conto dei giorni, passando alle ore, ai minuti, fino al kick-off di questa notte alle 00.30. Sotto il tetto dello U.S. Bank Stadium di Minneapolis (viste le temperature a dir poco rigide della città), New England Patriots e Philadelphia Eagles si contenderanno il titolo NFL. Sarà l’ultima partita di football della stagione, la più importante, prima di ricominciare ad agosto con la pre-season e poi a settembre con una nuova regular season. Inutile, però, pensare a ciò che sarà dopo: meglio mettersi comodi e gustarsi lo show più bello dell’anno.

Saranno 110 (almeno) i milioni di persone incollate davanti alla tv negli States, alle quali si aggiungeranno quelle sparse in tutto il mondo (per un totale attorno ai 200 milioni). Un grande spettacolo al quale “solo” in 73mila avranno l’opportunità di assistere dal vivo (ma la capienza dello stadio è di 66mila). Il costo totale dei biglietti è andato dai 950 ai 5.000 dollari; discorso a parte per quelli venduti nel mercato secondario online, con cifre astronomiche che raggiungeranno, soprattutto a ridosso dell’evento, le decine di migliaia di dollari. Ma è la partita dell’anno per milioni di appassionati e allora: cosa non si farebbe per vedere la propria squadra giocare il Super Bowl? È quello che è stato chiesto tramite un sondaggio. Risultato: il 20% degli intervistati sacrificherebbe volentieri il matrimonio di un familiare o di un amico pur di assistere al Grande Ballo; 1 su 7, poi, si perderebbe addirittura la nascita del proprio figlio.

Curiosità che la dicono lunga sulla “malattia” della palla ovale che imperversa in America e nel mondo. E sulla magia di questa partita. Di fronte si troveranno due squadre diverse. Per New England è la decima partecipazione della storia e comunque vada sarà record: in caso di vittoria eguaglierebbero i Pittsburgh Steelers come la squadra più vincente dell’era Super Bowl (6); in caso di sconfitta diventerebbero la squadra con più finali perse (5). Per Philadelphia, invece, sarà la terza volta al Grande Ballo, senza vittorie all’attivo. Saranno i Pats la squadra di casa, quella che di conseguenza ha avuto la scelta della divisa. New England ha scelto il bianco: delle ultime 13 finali, 12 sono state vinte dalla squadra con la white jersey. L’unica eccezione è data dai Green Bay Packers, che nel 2011 vinsero indossando il verde. Lo stesso colore che stasera sfoggeranno gli Eagles, che in stagione hanno vinto 10 volte e perso una sola volta con questa divisa…

Perché non parlare di Tom Brady? Un vero “cacciatore”: TB ha vinto 5 Super Bowl, tutti contro squadre che hanno un animale come mascotte, Eagles compresi. Di fronte si troverà un debuttante, Nick Foles, che si presenta alla partita dell’anno con sole tre partenze da titolare in stagione, il secondo numero più basso per un giocatore che disputa il Super Bowl. Foles era infatti la riserva di Carson Wentz, infortunatosi a dicembre: anche Brady, quando vinse il suo primo titolo (stagione 2001), aveva cominciato l’anno come back-up qb

Tornando ai soldi, le cifre più spropositate riguardano la televisione. Quest’anno sarà NBC a trasmettere l’evento, con un dispiegamento di forze che comprende 500 persone e 106 telecamere, di cui 38 in Ultra HD e 8K. L’emittente paga annualmente circa 950 milioni di dollari alla NFL per la trasmissione delle partite e solo in occasione del Super Bowl la stima degli ingressi è di circa 500 milioni. La maggior parte derivanti dagli spot pubblicitari: 30″ costano circa 5 milioni.

Un giro d’affari che comprende anche il cibo. La stima parla di 8 milioni di libbre di popcorn consumati, 28 milioni di patatine, 3,6 milioni di chili di salsa guacamole e oltre un miliardo di alette di pollo. Senza dimenticare i 325 milioni di galloni di birra e l’incremento del 350% negli States nella vendita delle pizze. Roba per stomaci di ferro: il giorno successivo al Super Bowl, infatti, è previsto un aumento del 20% di digestivi e farmaci che agiscono a livello gastrico. Non solo, il lunedì seguente alla partita, circa il 10% dei lavoratori telefonerà al proprio capo per comunicare la propria assenza, specie se la propria squadra dovesse uscire sconfitta. Anche tutto questo è il Super Bowl LII.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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