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Speed skating, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: i convocati dell’Italia ai raggi X

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Dal 9 al 25 febbraio prenderanno il via i Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang 2018 e l’Italia dello speed skating punta a farsi valere sul ghiaccio coreano. I brillanti risultati ottenuti nella rassegna europea di Kolomna (Russia), oltre che ai riscontri in Coppa del Mondo, fanno ben sperare in vista dell’appuntamento clou della stagione.

Una squadra composta da nove atleti: 6 uomini e 3 donne.

CONVOCATI SPEED SKATING ALLE OLIMPIADI INVERNALI DI PYEONGCHANG
Uomini: Riccardo Bugari, Davide Ghiotto, Andrea Giovannini, Michele Malfatti, Mirko Nenzi e Nicola Tumolero.
Donne: Francesca Bettrone, Yvonne Daldossi e Francesca Lollobrigida.

Andiamo ad analizzare dunque gli skater del Bel Paese che prenderanno parte all’evento a Cinque Cerchi.

NICOLA TUMOLERO

Campione europeo della distanza sul ghiaccio russo, è senza se e senza ma lo skater che più è migliorato nell’ultimo anno. I primati personali a pioggia nei 5000 metri ed il nuovo record italiano sui 3.000 metri mettono in luce le qualità dell’azzurro. Certo, la distanza vede ai nastri di partenza dei mostri sacri come l’olandese Sven Kramer, il canadese (primatista del mondo) Ted-Jan Bloemen, il norvegese Sverre Lunde Pedersen, senza dimenticarci della coppia tedesca Patrick Beckert/Moritz Geisreiter. Vero è che il trionfo continentale ed anche il 2° posto nell’ultima gara di Coppa del Mondo ad Erfurt (Germania) danno ancor più convinzione al nostro atleta.

 

ANDREA GIOVANNINI

Tra i migliori, nella mass start, ha centrato il bersaglio grosso nella tappa di Coppa del Mondo di Calgary (Canada) con un’azione in solitaria che lo ha portato al classico arrivo a braccia alzate. Una “fuga per la vittoria” per il 24enne di Baselga di Piné che non può certo escluderlo dal roster dei favoriti, tenendo conto però della particolarità di una disciplina nella quale l’imprevisto è dietro l’angolo. Tuttavia, il successo menzionato e l’argento a Kolomna , nei campionati europei disputatisi all’inizio di gennaio pur non essendo in grandi condizioni fisiche, testimoniano la bontà di un pattinatore poliedrico in grado di regalare emozioni particolari. Il podio sfiorato, sempre sul ghiaccio canadese, nei 5000 metri mettono in evidenza le doti particolari del pinetano, tra i punti di forza del team pursuit.

 

DAVIDE GHIOTTO

In una specialità particolare come i 10000 metri, dove la resistenza più che la potenza fa la differenza, Davide Ghiotto su un ghiaccio amico potrebbe fare il colpaccio. Il quinto posto dei Mondiali 2017, nella stessa sede olimpica, e l’evoluzione avuta nell’ultimo anno, come dimostra l’eccezionale record italiano di Stavanger (Norvegia) di 12’53″63 su una delle piste non certo più veloci del panorama internazionale, invitano all’ottimismo. Anche in questo caso i rivali sono qualificati e coincidono con quelli citati precedentemente nel caso di Tumolero ma, parlando del 23enne di Altavilla Vicentina, si può sognare…

 

RICCARDO BUGARI

Membro del team pursuit terzo nella classifica generale di Coppa del Mondo della specialità (secondo nella tappa di Salt Lake City), l’ex pattinatore a rotelle è uno degli atleti in evoluzione dell’ultimo periodo. L’aver vinto tante medaglie internazionali nella disciplina citata, rafforza la convinzione che Bugari possa crescere ancora tanto, avendo margini in diverse specialità, come i 5000 ed i 10000 metri, e nella mass start.

 

MICHELE MALFATTI

Il classe ’94, nativo di Trento, fa parte di un gruppo di fondisti altamente competitivo, avendo dato un contributo importante nel team pursuit. Andrà alle Olimpiadi giocandosi le proprie carte nelle prove “distance” in cui sarà impegnato senza avere particolari obblighi di piazzamento.

 

MIRKO GIACOMO NENZI

Il velocista veneto è l’unico rappresentante, nel settore maschile, dell’Italia nei 500 e 1000 metri e con una partecipazione olimpica alle spalle, a Sochi nel 2014, e 4 medaglie vinte alle Universiadi, Nenzi va a caccia di risultati soddisfacenti sotto il profilo cronometrico senza aspettarsi troppo in termini di posizionamento.

 

FRANCESCA LOLLOBRIGIDA

La romana, campionessa europea in carica nella mass start e prima nella classifica di Coppa su questa distanza, parte per PyeongChang volendo centrare la top3. La pattinatrice nata a Frascati, già da due stagioni, è tra le migliori della gara menzionata, avendo compiuto uno step notevole nella gestione della gara: preferisce arrivare allo sprint ma come il successo di Salt Lake City (Usa) evidenzia anche una fuga non viene di certo disdegnata. Una miriade di medaglie vinte nei campionati sul pattinaggio a rotelle fanno di Francesca un’atleta con esperienza internazionale oltre che con qualità fuori dal comune. Starà a lei dimostrarlo ancora una volta nella competizione più importante.

 

FRANCESCA BETTRONE

Argento agli Europei di Kolomna, immediatamente alle spalle della Lollobrigida nella mass start, la 26enne veneta è un’altra freccia nella faretra italiana per la gara di “gruppo”. Pur essendo una velocista di “resistenza”, la Bettrone ha dimostrato nella rassegna continentale di avere grande fondo e pertanto, lei, correndo a fari spenti potrebbe riservare delle sorprese in quel di PyeongChang.

 

YVONNE DALDOSSI 

Per la velocista nata a Merano vale lo stesso discorso fatto su Nenzi. Alla sua seconda partecipazione a Cinque Cerchi, il suo obiettivo sarà migliorare il piazzamento di Sochi, facendo valere la propria esperienza ed essendo comunque l’atleta che, per continuità di rendimento nei 500 e 1000 metri, ha dato le maggiori rassicurazioni nel panorama italiano.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: pagina facebook Francesca Lollobrigida

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