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Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, Olimpiadi invernali PyeongChang 2018: l’Italia sogna il podio nel team event, è sfida agli Stati Uniti

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La seconda giornata del team event di pattinaggio di figura ai Giochi Olimpici di PyeongChang 2018 ha regalato grandi soddisfazioni alla squadra italiana, che ha visto Carolina Kostner ottenere il secondo posto nel programma corto femminile e la coppia d’artistico composta da Valentina Marchei ed Ondřej Hotárek ottenere lo stesso piazzamento nel programma libero, con tanto di primato personale.

Con questi risultati l’Italia si è portata in quarta posizione nella classifica generale del team event, ad un solo punto dagli Stati Uniti. Se il Canada sembra oramai destinato a conquistare la medaglia d’oro davanti alla compagine degli atleti russi, a tenere banco nell’ultima giornata di gare sarà proprio la sfida per la medaglia di bronzo, con la squadra azzurra impegnata nella difficile impresa di scavalcare quella a stelle e strisce, che fu già bronzo quattro anni fa a Sochi. In programma ci saranno gli ultimi tre segmenti di gara: programma libero maschile, programma libero femminile e free dance.

Matteo Rizzo avrà il difficile compito di sfidare Nathan Chen nel free skating degli uomini: il diciannovenne azzurro ha già ottenuto un eccellente quinto posto nel corto, ma sulla carta Chen dovrebbe precederlo in classifica. La speranza è dunque che Rizzo non perda troppi punti, limitando il numero di atleti in grado di inserirsi tra i due. Molto dipenderà dallo statunitense, apparso sotto tono nel programma corto, ma che in teoria è in grado anche di vincere, andando ad impensierire il giapponese Shōma Uno, che invece spera di regalare un altro acuto ad una squadra nipponica che comunque non dovrebbe avere velleità di fare meglio dell’attuale quinto posto.

L’Italia avrà sicuramente dalla sua il libero femminile, dove dovrebbe nuovamente scendere sul ghiaccio la regina azzurra Carolina Kostner. I nordamericani, dal canto loro, potrebbero decidere di sostituire Bradie Tennell (comunque molto brava nel corto) con Karen Chen o Mirai Nagasu, ma la pattinatrice altoatesina partirà comunque avvantaggiata nei confronti di tutte le avversarie, rappresentante russa a parte. Se Carolina riuscisse a ripetere il secondo posto di oggi, potrebbe permettere all’Italia di recuperare fino a tre punti sugli Stati Uniti, riportando dunque la situazione in equilibrio se i pronostici dovessero realizzarsi anche nel libero maschile.

A decidere la sfida potrebbe dunque essere il segmento di gara finale, quello della free dance, dove, a dire la verità, gli statunitensi hanno un piccolo vantaggio: i risultati stagionali indicano infatti che la coppia dei fratelli Maia Shibutani ed Alex Shibutani ha sempre vinto le sfide dirette con Anna Cappellini e Luca Lanotte, anche se dal punto di vista dei punteggi la differenza è tutt’altro che abissale (sempre ammettendo che entrambe le squadre decidano di schierare le proprie coppie numero uno).

Sulla carta, dunque, gli Stati Uniti partono con un leggero vantaggio nei confronti dell’Italia, ma fare previsioni non è facile: molto dipenderà infatti anche dagli atleti delle altre nazionali, che con i loro piazzamenti potrebbero togliere punti all’uno o all’altro contendente, e le incognite da questo punto di vista non saranno poche, tenendo anche conto della possibilità di schierare atleti diversi rispetto a quelli visti nei programmi corti (pensiamo soprattutto alla pessima prestazione del russo Mikhail Kolyada nello short program maschile). Intanto non possiamo fare a meno di notare come le cinque squadre finaliste di questo team event siano le stesse di Sochi 2014, a dimostrazione del fatto che il movimento italiano può iscriversi di diritto tra i migliori del mondo.

CLASSIFICA TEAM EVENT

  1. Canada 45
  2. Russia (OAR) 39
  3. Stati Uniti 36
  4. Italia 35
  5. Giappone 32

giulio.chinappi@oasport.it





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Foto: Valerio Origo

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