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Biathlon, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: le chiavi della staffetta mista. L’Italia punta sulla precisione: si lotta per le medaglie!

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Una gara molto particolare, divisa in due ma in cui è fondamentale trovare la giusta amalgama all’interno della squadra. Domani alle ore 12.15 andrà in scena la staffetta mista di biathlon valida per le Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. Il format è quello che negli anni abbiamo imparato a conoscere: le prime due frazioni, da 6 chilometri ciascuna, saranno percorse da due donne, mentre le ultime due vedranno protagonisti gli uomini, per 7,5 chilometri a testa. L’Italia nella giornata odierna ha comunicato l’ordine degli staffettisti: Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch a chiudere, per sfruttare eventualmente anche le sue doti nell’ultimo giro e in volata.

Quale potrebbe essere lo sviluppo tattico della gara, con un occhio di riguardo per gli azzurri? Partiamo dal presupposto che saranno quattro o cinque le formazioni che ambiranno alla medaglia con determinate certezze. Dietro Norvegia, Germania e Francia, troviamo proprio la nazionale italiana, con la Svezia che per quanto fatto vedere durante le Olimpiadi può essere una outsider molto pericolosa. Le due frazioni femminili saranno essenziali per sgranare il gruppo e passare il testimone agli uomini più avanti possibile. Nonostante la presenza delle ricariche, sarà fondamentale evitare di sbagliare al poligono per mantenersi in quota e nel primo gruppo: sia Vittozzi che Wierer hanno nelle loro possibilità lo zero rapido in entrambe le sessioni di tiro, dalle quali si potrebbero già trarre i primi bilanci, seppur provvisori.

Nelle frazioni al maschile, specialmente per quanto riguarda l’Italia, potrebbero entrare in gioco componenti diversi. Dopo 12 chilometri e ben quattro poligoni alle spalle le posizioni potrebbero già essere definite. Tra le squadre favorite, per esempio, la Norvegia potrebbe provare a scappare già con le donne o patire un ritardo anche pesante: Olsbu e Eckhoff non sempre sono perfette al tiro e in questa gara potrebbero pagare, dando il cambio con ritardo ai compagni Svendsen e Johannes Boe. Sulla carta, sia la Francia che la Germania dovrebbero essere solide, con tiratori buoni in tutte le frazioni, condizione essenziale per questa competizione. La necessità di inseguire o difendere il vantaggio, dunque, potrebbe portare gli uomini a forzare leggermente sia sugli sci che al tiro: a volte una condotta di gara aggressiva può essere la chiave per arrivare all’oro o comunque a una medaglia, ma potrebbe anche essere motivo di una fragorosa caduta nelle zone basse della classifica in caso di troppi errori al poligono. Sulla carta, sia Windisch che Hofer possono essere adatti a questo tipo di gara, anche se sulla carta potrebbero incorrere in qualche penalità di troppo al tiro. Ancora più che per le compagne, sarà essenziale sparare precisi e coprire tutti i bersagli. 

 





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Foto: FISI – Serge Schwan

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