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Biathlon, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: la Svezia vince la sfida con la Norvegia e conquista la staffetta maschile! Lontani gli azzurri

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Medaglia d’oro nella penisola scandinava, per la staffetta maschile alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. Non, però, in Norvegia, la Nazionale più attesa, bensì in Svezia, al termine di una gara ricca di sorprese e condizionata ancora una volta dalle condizioni meteo e dal vento, che ha reso molto impegnative la maggior parte delle sessioni di tiro.

La Svezia, con questo oro, ha coronato un’Olimpiade memorabile nel biathlon, in cui hanno vinto quattro medaglie: oro nell’individuale femminile e nella staffetta maschile, argento nell’inseguimento maschile e nella staffetta femminile. La vittoria, per la formazione scandinava, è maturata sostanzialmente al poligono: i vincitori sono stati gli unici dell’intero gruppo a non aver compiuto alcun giro di penalità, limitando gli errori a sette ricariche, pochissime date le condizioni di giornata al poligono. Questo ha consentito alla squadra di rimanere nelle posizioni di testa con Peppe Femling e Jesper Nelin, mentre Sebastian Samuelsson è riuscito a tenere testa a Johannes Boe per dare a Fredrik Lindstroem la possibilità di giocarsi l’oro contro Emil Hegle Svendsen. All’ultimo poligono, lo svedese ha usato una sola ricarica, lasciando sul posto il norvegese che invece ha dovuto percorrere anche un giro di penalità.

La Norvegia, in ogni caso, è riuscita a chiudere in seconda posizione con Larse Helge Birkeland, Tarjei Boe, Johannes Boe e il già citato Svendsen. Di questi, il migliore è stato Johannes Boe in terza frazione, in cui è riuscito a fare la differenza su tutti, tranne che sulla Svezia, poi vincente. Sul terzo gradino del podio la Germania, partita fortissima con Lesser ma affossata da Doll in seconda. Da lì, Peiffer e Schempp hanno mantenuto la posizione da podio, con l’Austria quarta. Da sottolineare i distacchi: la Norvegia ha pagato 55” dalla Svezia, mentre la Germania è arrivata addirittura a 2’07”. L’Austria, quarta, ha sfiorato i 3′, nettamente superati dalla Francia di Martin Fourcade, troppo fallosa nelle prime tre frazioni e staccatissima sin dalle prime fasi di gara, quinta. A seguire Stati Uniti, Repubblica Ceca, Bielorussia, Ucraina e Slovenia, che hanno completato la top 10.

Gara difficile, tutta trascorsa nelle retrovie, per l’Italia. Thomas Bormolini ha faticato molto in prima frazione e, pur evitando il giro di penalità, ha cambiato con circa un minuto e mezzo di svantaggio rispetto alle prime posizioni. In seconda, Lukas Hofer ha svolto al meglio il suo compito, di fatto mantenendo il distacco dalla testa della corsa, tenendo aperta qualche possibilità di entrare tra i migliori 5. Per Giuseppe Montello, gara a due facce: perfetto nel poligono a terra, è incappato in un giro di penalità in piedi. Poco ha potuto Dominik Windisch, in ultima, complice anche condizioni molto impegnative che hanno portato anche lui a sbagliare. Alla fine, gli azzurri hanno chiuso in 12esima posizione con oltre 6′ di ritardo dalla Svezia. 

 





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Foto: Pentaphoto-FISI

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