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Sci Alpino

Sci alpino, Sofia Goggia cecchino verso le Olimpiadi. Podio gigante, ritrovato l’entusiasmo: in forma nel momento clou

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Sofia Goggia è in formato cecchino, come ha dichiarato lei stessa. L’azzurra ha puntato le Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018: manca soltanto un mese all’appuntamento più importante del quadriennio e nel momento più importante l’azzurra è riuscita a salire sul podio in gigante per la prima volta in stagione. Le prime uscite dell’anno non erano state all’altezza del talento della bergamasca che a Kranjska Gora ha ribadito di essere una delle big assolute della disciplina. Il gigante non le sorrideva dalle Finali di Aspen (seconda nella giornata leggendaria della tripletta tricolore). La macchina si è rimessa in marcia e punta davvero in alto, i cinque cerchi sono a un passo: i primi segnali erano già arrivati tre settimane fa in Val d’Isere quando infilò una bella doppietta in SuperG ma si attendevano anche delle prove confortanti nella disciplina più tecnica e oggi possiamo ritenerci più che soddisfatti.

Sofia è piaciuta tantissimo per la cattiveria manifestata nella seconda manche e per la capacità di rimontare ben cinque posizioni dopo una prima parte poco brillante in cui aveva lasciato intravedere ancora qualche ruggine. Tra le porte aveva vinto anche il bronzo agli ultimi Mondiali, bisognava aspettare soltanto qualche istante per riabbracciarla sui gradini più importanti: oggi è riuscita a distinguersi per precisione e per rapidità, scavalcando tutte le dirette avversarie e inchinandosi soltanto ai fenomeni Mikaela Shiffrin e Tessa Worley che in questo frangente sembrano avere qualcosa in più (soprattutto la statunitense, in una condizione letteralmente divina). Quello odierno è il terzo podio di sempre in gigante per quanto riguarda la Coppa del Mondo (già detto di Aspen, il primo sigillo arrivò il 7 gennaio 2017 a Maribor, un anno fa fu seconda nell’altra località slovena). Parliamo di sedici podi ottenuti nel massimo circuito in poco più di 13 mesi. E proprio alla festa di Killington è corsa la memoria di Sofia: anche quella volta in rimonta e le emozioni, a suo dire, sono sembrate le stesse.

Intanto possiamo parlare del suo ingresso tra le migliori tre in questa stagione nella seconda specialità differente, ora la attendiamo anche in discesa libera e perché no in combinata. Sofia sempre aver ritrovato l’entusiasmo e l’ardore dei giorni migliori, ha rispolverato il talento mai stato in discussione, ha riacquistato fiducia nei propri mezzi e ora è pronta per ruggire ancora una volta. Ora si fa tremendamente sul serio, l’Italia ha ritrovato la sua stella e vuole sognare in grande. E peccato per quell’errore di Federica Brignone nel finale di prima manche altrimenti…

 





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