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MotoGP, Test Sepang 2018: quali risposte attenderci? Tutti a caccia della Honda e di Marc Marquez

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Si alza il sipario sulla stagione 2018 di MotoGP. Il primo passo sono stati i test di Valencia di novembre ma con le prove di Sepang entriamo nel vivo del nuovo Mondiale. Si correrà in Malesia, quindi, sul circuito che l’anno scorso ha visto il dominio della Ducati, sotto la pioggia, con la vittoria di Andrea Dovizioso davanti a Jorge Lorenzo. Saranno tre giorni intensi di prove, con un interrogativo lecito: cosa aspettarci?

Chiariamo subito: il riscontro cronometrico conterà il giusto, ovvero molto poco. Le scuderie faranno dei lavori differenti, che non sempre vengono comunicati, per cui il risultato finale sarà da prendere con le molle. Sarà molto importante per i piloti, però, aumentare la confidenza con il proprio mezzo e avere le prime indicazioni.

QUI HONDA – Inevitabile cominciare dalla moto che ha dominato le ultime due stagioni. Merito, però, soprattutto di Marc Marquez, che è riuscito a trarre il meglio dalla RC213V. Il prototipo della Honda è stato il migliore a Valencia, già particolarmente in palla e apparso pronto per affrontare il nuovo campionato. A Sepang sarà diverso, perché il circuito non si è mai adattato particolarmente alle caratteristiche della moto. Ancora, negli ultimi giorni è spuntata una carena alata nel box del team nipponico, che verrà provata nei prossimi giorni (dopo aver fatto il debutto nei test privati), ulteriore motivo di interesse e curiosità.

QUI DUCATI – Test ancor più importante in casa Ducati, che a novembre aveva girato poco, testando pochissime evoluzioni. A Sepang ce ne saranno molte di più e potremo avere qualche indicazione in più. Il problema è sempre quello della velocità di percorrenza in curva. Forse non è il tracciato ideale dove mettere alla prova questo aspetto, visto che la moto di Borgo Panigale si è sempre trovata a suo agio sulla pista di Kuala Lumpur. La notizia lieta dei primi giri del 2018 a Valencia, però, si chiama Jorge Lorenzo. Sarà lui, più che Andrea Dovizioso, l’osservato speciale, all’alba di quella che dovrà essere, senza mezzi termini, la stagione del riscatto e della lotta per il titolo.

QUI YAMAHA – La casa maggiormente sotto la lente di ingrandimento, dopo un finale di stagione a dir poco disastroso. Occorre cambiare passo e farlo alla svelta. I test di Valencia non avevano risolto granché i dubbi che aveva lasciato il campionato 2017, tra scelta di telaio vecchio e nuovo e lavoro sul motore 2018. Valentino Rossi e Maverick Viñales saranno attesi da una grande mole di lavoro, per cercare di risolvere quello che somiglia sempre di più ad un intricato rebus, perché ai problemi sopracitati si aggiunge anche il consumo elevato delle gomme. Se poi si considera che Johann Zarco non ha avuto problemi prima con la moto 2016, poi con quella 2017 (nei test di Valencia), allora la confusione nel box Yamaha aumenta e i tre giorni di Sepang dovranno necessariamente servire per diradare la nebbia.

GLI ALTRI – Tra le altre marche sono da osservare con particolare attenzione Aprilia, Suzuzi e KTM, che hanno mostrato un’ottima crescita nella seconda parte di 2017 e che vogliono proseguire il loro lavoro per avvicinare il top. Tante informazioni, poi, dovranno arrivare dai team privati e dai loro piloti. Detto di Zarco per la Yamaha, una mano importante in casa Ducati potrà arrivare da Danilo Petrucci, che anche nel 2018 (con molta probabilità il suo ultimo in Pramac) avrà una moto ufficiale. Ci si attende molto, poi, da Franco Morbidelli, che a Valencia fu il miglior rookie e che promette di proseguire l’adattamento alla classe regina. Insomma, le indicazioni dovranno essere prese con le molle, ma qualcosa dalla tre giorni di Sepang emergerà per forza di cose.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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