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Speed Skating, squalifiche per Noemi Bonazza e David Bosa: volevano allenarsi con Giorgio Baroni

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Le mancate partecipazioni di Noemi Bonazza e David Bosa alle tappe di Coppa del Mondo 2017-2018 di speed skating, qualificanti per i Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018, non erano casuali. I due pattinatori trentini, infatti, come riporta il “Trentino” sono stati squalificati in seguito al deferimento ricevuto dalla Federghiaccio dopo l’abbandono del raduno federale di fine luglio comportante, in principio, una diffida e, poi, la non convocazione per la World Cup prima del provvedimento disciplinare citato. 

L’intenzione dei due skater era quella di essere allenati da Giorgio Baroni, tecnico delle Fiamme Oro, e non dal ct Maurizio Marchetto. La motivazione è semplice: questione di feeling con Baroni già allenatore del settore giovanile e stretto collaboratore di Marchetto nel 2006.

Un desiderio mai esaudito dalla Fisg. Si è arrivati così alla squalifica ed al sogno olimpico spezzato per Bonazza e Bosa. “Sono delusa, per tutto quello che è accaduto”, ha dichiarato la 19enne di Borgo Valsugana – Oltre alla mancata convocazione per la Coppa del Mondo, adesso è arrivata anche questa squalifica che non mi consente di gareggiare. Peccato perchè ad ottobre avevo ottenuto buone prestazioni. Preferisco allenarmi con Giorgio (Baroni ndr.) perché, oltre ad essere cresciuta con lui, mi mette nelle migliori condizioni mentali e psicologiche. Insomma sono serena”.

A queste parole si è associato anche il primatista italiano dei 500 metri: E’ sicuramente un periodo molto difficile perché non so come e dove trovare la motivazione per continuare a pattinare dopo tanti sacrifici. Per me la squalifica morale era già non partecipare alla Coppa del Mondo, adesso non posso più gareggiare. E’ dura da digerire”. Squalifiche che nello specifico sono di 2 mesi e dieci giorni per la Bonzza (6 febbraio 2018) e due mesi per Bosa (fino al 27 gennaio 2018).

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: fonte libera Noemi Bonazza Giochi Olimpici Invernali giovanili

4 Commenti

4 Comments

  1. Luca46

    9 Dicembre 2017 at 11:55

    Credo che per un atleta debbano contare i tempi e le prestazioni. Non si può negare ad un atleta di allenarsi con chi vuole. È qualcosa di assolutamente ingiusto.

  2. ale sandro

    8 Dicembre 2017 at 11:45

    Chiedo a Giandomenico una precisazione.
    Se non ho capito male, la Fisg ha aspettato più di quattro mesi per emettere la sentenza di deferimento facendo di fatto perdere la stagione ai due atleti, è corretto? Lo dico anche perchè le sanzioni scientificamente impedirebbero un eventuale ultima tappa di Coppa , prima delle finali.
    Sono stupito perchè non vedevo la Bonazza e c’era la Malfatti , e continuavo a non vedere Bosa chiedendomi se fosse infortunato.
    Non entro nel merito della decisione, perchè ovviamente sapranno i diretti interessati , ma mi interessa la tempistica del fatto. Dico solo che il miglior velocista e la miglior giovane, avrebbero dovuto ricevere una sanzione in maniera più tempestiva ,anche per eventuale ricorso , visto che si tratta di annata olimpica.
    A mio parere un comportamento poco trasparente che non serviva proprio.

    • Giandomenico Tiseo

      8 Dicembre 2017 at 12:31

      Ciao allora, da quel che sono le informazioni note, il deferimento era noto già a settembre però si trattava di una diffida che ha portato i due atleti a non prendere parte ai collegiali successivi. Il fatto è che poi i due pattinatori trentini, decisi a volersi allenare con Baroni, non sono stati convocati per le tappe di Coppa del Mondo pur avendo preso parte alla preparazione in Germania (basti guardare i loro score ad Inzell) e successivamente la Federghiaccio ha optato per la squalifica. I tempi del procedimento disciplinare, oggettivamente, non sono chiari tuttavia la durata della sanzione ammonta a quanto riportato nell’articolo, stroncando di fatto la stagione ai due skater.

      • ale sandro

        8 Dicembre 2017 at 14:13

        Grazie Giandomenico.
        Proprio in riferimento ai test tedeschi pre-coppa infatti la cosa sembra abbastanza clamorosa.
        A quel punto se proprio si va per la scelta tecnica , sarebbe stato “intelligente” almeno evitare agli atleti il carico di una sanzione. Tanto il clou dell’anno era comunque andato.
        Peccato perchè erano entrambi interessanti da vedere in stagione. Bosa aveva tutto anche per qualificarsi ai Giochi, la Bonazza sicuramente per fare molti miglioramenti e salire di livello, come e più della stessa Malfatti.
        Speriamo non ci siano ripercussioni, al netto della delusione comprensibile, negli anni seguenti.
        Il momento per comunicare la sanzione poi, nell’ultimo week end di qualificazione olimpica, pare fatto apposta per non farsi mancare niente a polemiche.

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