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Equitazione

Equitazione, il 2018 sarà un anno chiave per l’Italia. Dimostrare che la crescita era frutto di programmazione e non casualità

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Campioni o meteore? Il 2018 fornirà la risposta al quesito che si pongono tutti gli appassionati italiani di equitazione, increduli nell’assistere all’improvvisa esplosione di Lorenzo De Luca e Alberto Zorzi, due straordinari talenti che in pochi mesi si sono trasformati in fenomeni mondiali, facendo incetta di vittorie in giro per il globo terrestre. L’anno che sta per concludersi è stato strepitoso per i colori azzurri, un’escalation di successi che riporta alla mente i trionfi dei fratelli D’Inzeo e che potrebbe essere il preludio ad una nuova era per l’equitazione in un Paese che da decenni soffriva l’assenza di un atleta in grado di far saltare il banco in ambito internazionale.

De Luca ha trionfato nelle tappe di Shanghai e Valkenswaard in occasione del Longines Global Champions Tour, concluso in terza posizione, ed è riuscito ad issarsi persino al secondo posto del ranking mondiale nel mese di settembre, mentre Zorzi, dopo aver conquistato Oslo in occasione della World Cup Jumping 2016-2017, si è messo in mostra in maniera prorompente a Monaco e, di recente, anche a Londra, sfiorando il podio agli Europei di Goteborg, conclusi al quarto posto. Ma il momento più emozionante della stagione consiste nel trionfo nella Coppa delle Nazioni del Piazza di Siena, atteso 32 anni, con annessa la ciliegina sulla torta quasi confezionata con il duplice podio dei soliti De Luca e Zorzi nella prova individuale, vinta di un soffio dall’olandese Jur Vrieling. La Coppa delle Nazioni sarà un altro appuntamento determinante del 2018, una competizione a cui l’Italia parteciperà con la consapevolezza di poter davvero puntare al massimo traguardo e concretizzare il lavoro svolto finora con un grande trionfo.

Zorzi, intanto, è in piena corsa per la finale della World Cup Jumping 2017-2018 di Parigi e potrebbe anche cullare un sogno fantastico che lo proietterebbe sempre più in alto nelle gerarchie mondiali al cospetto del gotha della specialità del Salto Ostacoli. Ma lo spartiacque delle ambizioni future dell’Italia consisterà nei Campionati Mondiali di Tryon, nel North Carolina, a cui gli azzurri prenderanno parte con l’obiettivo di acciuffare un podio che fino a un anno fa era pura utopia. Per puntare in alto, però, bisogna prima confermarsi ad alti livelli e dimostrare che i progressi sono frutto della programmazione e non del caso. Sarebbe un peccato mortale, d’altra parte, non dar seguito all’anno della rinascita e frenare un’ascesa che ha riportato l’Italia ai vertici del mondo.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Stefano Secchi/FISE

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