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F1, GP Brasile 2017: Ferrari, ora si gareggia per l’onore e…per mettere le basi per il Mondiale 2018

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Con ancora il profumo dello champagne, amaro per la Ferrari, dei festeggiamenti per il titolo di Lewis Hamilton, il Mondiale di F1 è pronto a fare tappa a San Paolo per il GP del Brasile, penultimo appuntamento della stagione 2017. Il sogno di Sebastian Vettel è ormai ufficialmente svanito per cui, in questi due ultimi Gran Premi, la scuderia di Maranello, gioco forza, dovrà iniziare a pensare al futuro.

Sarebbe importante, infatti, iniziare a gettare basi solide in vista della stagione ventura, e le prove libere di Interlagos e Abu Dhabi potrebbero essere l’occasione ideale per testare nuove soluzioni da presentare, poi, durante i test invernali e, successivamente, al via del GP di Australia a Melbourne. In casa Ferrari, inoltre, queste due ultime uscite possono essere utili per capire nel dettaglio dove intervenire riguardo i problemi di affidabilità messi in mostra nelle gare asiatiche. Piccoli dettagli che, corretti ora, possono dare una grossa mano in ottica futura.

Non solo migliorie tecniche. Fare bene e vincere tra Brasile e Abu Dhabi sarà utile anche per due altri motivi. In primo luogo per una questione numerica e di classifica. Dopo la metà della stagione, infatti, la “Rossa” non è più stata in grado di salire sul gradino più altro del podio. L’ultimo successo della scuderia italiana rimane quella di Budapest per il GP di Ungheria di fine luglio, esattamente 7 gare e 99 giorni fa. Un digiuno che ha dell’incredibile se rapportato alle prestazioni messe in mostra dalla SF70H, in grado di centrare pole position come a Singapore o Città del Messico ma che, per un motivo o per un altro, non ha saputo confermarsi la domenica.

Lo sguardo a questo punto passa dal team ai piloti. Sebastian Vettel, vincitore in quattro occasioni in questo campionato, mantiene solamente 15 punti di vantaggio su Valtteri Bottas (Mercedes) per la seconda posizione finale. Una magra consolazione per un pilota che ha creduto al titolo mondiale fino a tre gare dalla fine, ma che potrebbe essere uno stimolo ulteriore a fare bene in queste due ultime corse, per non vedersi sorpassato dal finlandese che, da tempo, sembra avere mollato a livello caratteriale. Passando al suo connazionale, Kimi Raikkonen, gli ultimi due podi conquistati (sui sei totali) non gli garantiscono, però, di poter andare all’assalto della quarta posizione in graduatoria di Daniel Ricciardo (Red Bull). Il distacco rimane di 14 lunghezze, mentre sono 30 quelle di vantaggio sul suo compagno Max Verstappen. Anche “Ice Man”, dunque, deve puntare al massimo in questo ultimo scorcio di 2017, per presentarsi con rinnovata fiducia in quella che sarà, a meno di novità clamorose, la sua ultima stagione in F1.

Chiudere in bellezza il 2017 per un inizio di 2018 migliore. Questo è l’obiettivo in casa Ferrari in questo finale di campionato. Un impegno che comprenderà tutte le componenti della scuderia di Maranello. Piloti, tecnici, ingegneri e casa madre. Non lasciare nulla di intentato per provare a muovere ancora passi in avanti, e non solo perchè vincere aiuta a vincere. In un’era nella quale i test sono pressoché vietati, sfruttare le prove libere dei GP risulta un’occasione quanto mai ghiotta e da non lasciarsi scappare. Il prossimo anno è molto più vicino di quello che si pensi, e Melbourne si staglia già all’orizzonte. 

 

 





 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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