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Combinata nordica, Coppa del Mondo 2017-2018: l’Italia punta tutto su Alessandro Pittin

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La Coppa del Mondo 2017-2018 di combinata nordica si appresta ad avere inizio, ma per l’Italia il preludio è tutt’altro che positivo. Samuel Costa, numero 1 della pattuglia azzurra durante la scorsa stagione, in rampa di lancio verso la definitiva maturità agonistica, è costretto a saltare tutta la competizione a causa di tre interventi al ginocchio che precluderanno anche la sua partecipazione ai Giochi Olimpici di PyeongChang 2018. Una vera disdetta per il 25enne atleta nativo di Bolzano, che nell’ultima Coppa del Mondo si era tolto per la prima volta in carriera la soddisfazione di salire sul podio individuale per ben due volte a Seefeld. L’Italia, dunque, perde la freccia più acuminata al suo arco, ma un altro dardo potrebbe solcare nuovamente il cielo colorandolo di un azzurro intenso.

Alessandro Pittin, infatti, dopo un paio di annate non all’altezza del suo straordinario talento, sembra tornato su livelli importanti a partire dal finale della scorsa stagione, quando ha ben figurato ai Mondiali di Lahti e, più di recente, nel Summer Grand Prix, conquistando anche un confortante quinto posto a Tschagguns con la sua classica rimonta sugli sci stretti. Pittin ha concluso la prova ad appena 2”1 dal vincitore, il tedesco Fabian Riessle, probabilmente il miglior interprete dello sprint a ranghi ristretti, ma ha rimontato ben 38 posizioni nel segmento di fondo, testimonianza evidente di una condizione di forma già piuttosto buona tre mesi prima dell’esordio stagionale in programma venerdì 24 novembre a Ruka. Pittin, d’altra parte, tende ad esaltarsi in occasione delle grandi competizioni e non è un caso se nel suo palmarès ci siano anche un bronzo olimpico a Vancouver 2010 e un argento mondiale a Falun 2015, oltre a tre successi consecutivi in Coppa del Mondo a Chaux-Neuve nel 2012.

Ad appena 27 anni, Pittin è ormai un veterano della disciplina e le sue rimonte nel fondo sono state a lungo lo spauracchio dei suoi avversari, consapevoli delle sue straordinarie doti da fondista che gli consentono spesso di chiudere i segmenti sugli sci stretti col miglior tempo assoluto. Il fuoriclasse carnico, tuttavia, continua a palesare difficoltà dal trampolino, accumulando talvolta ritardi notevoli che condizionano le sue prestazioni, confinandolo a fondo classifica. Pittin, in ogni caso, non è nuovo a prove importanti nel salto, soprattutto dal trampolino normale, e nei grandi appuntamenti raramente ha steccato. Dopo il quarto posto di Sochi 2014, ora l’azzurro sembra deciso a puntare ad un grande risultato a PyeongChang 2018, magari attraverso una marcia di avvicinamento di grande prestigio nei vari appuntamenti in Coppa del Mondo, dove vuol tornare ad essere protagonista.

La pattuglia italiana, in ogni caso, può annoverare anche un ritrovato Raffaele Buzzi, che nel finale della passata stagione ha ripreso confidenza con le gare e intanto ha già collezionato qualche risultato di rilievo nella Summer Grand Prix, mettendosi in mostra soprattutto nei segmenti di fondo. Armin Bauer e Manuel Maierhofer, dal canto loro, proveranno a ritagliarsi spazi importanti nel gruppo azzurro, conquistando qualche piazzamento di prestigio e fornendo un buon contributo alla staffetta, mentre Lukas Runggaldier dovrà riconquistarsi la fiducia dopo l’esclusione per scelta tecnica dalla tappa inaugurale di Ruka.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter Red Bull Italy

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