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Volley, SuperLega 2017-2018 – Sponsor personali, manicotti e sottomaglie. La regola “non rispettata”. Ivan Zaytsev il danneggiato

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In estate era scoppiato il caso scarpe che aveva coinvolto Ivan Zaytsev, desideroso di poter indossare le calzature Adidas (suo sponsor personale) anche in Nazionale ma bloccato dalla Federazione che aveva stretto un accordo con Mizuno. Lo shoe gate si è protratto per diverse settime e ha poi portato all’esclusione dello Zar dall’azzurro.

Sulla scia di quel regolamento della FIPAV anche la Lega Volley aveva scritto qualcosa di simile in vista della SuperLega 2017-2018, il massimo campionato italiano di volley maschile. La norma prevedeva che “l’utilizzo di sottomaglie, bendaggi compressivi e imbottiture (di protezione dagli infortuni), sottobraccia, accessori ed altre attrezzature tecniche è possibile a condizione che le stesse: (i) siano dello stesso colore dominante della maglia da gioco, in modo da non generare confusione negli ufficiali di gara e negli spettatori; (ii) siano uniformi per tutta la squadra; (iii) riportino esclusivamente scritte, immagini, o loghi di sponsor della società”.

Chiaramente ci si indirizzava soprattutto verso gli sponsor personali, proprio come il celeberrimo manicotto Red Bull che Zaytsev indossò nella parte finale della passata stagione (emblematico nella Final Four della Champions League giocata a Roma). Siamo già alla terza giornata di campionato eppure controlli su sottomaglie, bendaggi e quant’altro non sono stati fatti: questa regola chi intendeva colpire e perché? In fondo nessuno sta provando a far rispettare questa norma (sembra impossibile), ci sono squadre che giocano con ginocchiere di colore differente dalla maglia, le sottomaglie difficilmente possono essere uguali per tutti.

La problematica era già nota da mesi, le prime due settimane di SuperLega lo hanno soltanto evidenziato e bene ha fatto Ashling Sirocchi (la moglie dello Zar) a riportarne l’attenzione tramite un post sui social che riscriviamo.

Dopo il tormentone dell’estate: “Cambiamo il regolamento di corsa ma, mi raccomando, non applichiamolo ad Ivan Zaytsev sennò paga la multa e poi che gusto c’è…”
Ora è finalmente arrivato il nuovo gioco che ci terrà occupati tutto l’anno!!! “Cambiamo il regolamento e divertiamoci a non applicarlo a meno che non ti chiami Ivan Zaytsev perché le multe da altri non ci interessano, i soldi dagli sponsor di Zaytsev invece sì”.

 





1 Commento

1 Commento

  1. Nany74

    27 Ottobre 2017 at 11:26

    Massimo rispetto per la signora Zaytsev!! Come già detto in altri commenti: la pallavolo deve darsi una svegliata e passare ad un livello di professionismo differente. La cosa che mi fa morire è che si fanno in quattro per fare queste regole che tengono il movimento ad un livello poco più che dilettantistico, ma contemporaneamente ti bombardano con lo streaming a pagamento, come se fossero delle superstar……e allora decidetevi, volete mungere la mucca? Bene, almeno permettete di allevarla adeguatamente! …gente che si improvvisa, come al solito!

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