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Judo, Grand Prix Zagabria 2017: una grande Italia torna dalla Croazia con quattro podi. Giappone e Teddy Riner protagonisti

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Primo appuntamento del World Tour dopo la rassegna iridata di Budapest, il Grand Prix di Zagabria 2017 ha visto la partecipazione di molti assenti di lusso o delusi dalla competizione planetaria. L’Italia ha preso parte alla manifestazione in terra croata con tredici judoka, due dei quali reduci dai Mondiali. Il bilancio finale si è rivelato più che lusinghiero, con quattro bronzi ottenuti nel settore maschile.

La prestazione azzurra assume un ulteriore valore se si pensa che tre degli atleti medagliati sono al loro primo podio in un torneo del World Tour: l’unico che ave va già centrato questo risultato in precedenza è Giuliano Loporchio (100 kg), che a quel tempo gareggiava però nella categoria 90 kg. Proprio il pugliese due volte campione nazionale, inoltre, è il più “anziano” dei medagliati dall’alto dei suoi venticinque anni, a conferma del fatto che la nuova generazione del judo azzurro maschile ha davvero un grande potenziale. Lo stesso Loporchio, del resto, ha dovuto ribaltare i pronostici per battere atleti quotati come l’azerbaigiano Elmar Gasimov ed il tedesco Karl-Richard Frey, privato di un possibile bronzo a pochi secondi dalla fine del tempo regolamentare.

Il friulano Matteo Medves (66 kg) ed il toscano Nicholas Mungai (90 kg) sono invece alla loro prima stagione a tempo pieno nella nazionale senior, dopo la conquista dei titoli assoluti nelle rispettive categorie di peso. Essere campioni italiani, però, negli ultimi tempi non era sempre stato sinonimo di competitività ai massimi livelli internazionali: queste medaglie rappresentano dunque un ulteriore passo in avanti per questi giovani atleti che devono anche fronteggiare importanti rivali interni, rispettivamente il campione olimpico Fabio Basile ed il rientrante Walter Facente.

Discorso diverso per Antonio Esposito: il napoletano si era rivelato sin da giovanissimo con il titolo mondiale junior e poi le tre finali consecutive agli Europei U23, ma non era ancora riuscito a salire su un podio internazionale tra i senior. Passato da circa un anno alla categoria 81 kg, Esposito ha finalmente sbloccato il suo medagliere da “grande”, battendo tra l’altro la giovane promessa del judo croato Dominik Družeta, padrone di casa e bronzo europeo. Una prestazione che cancella, almeno in parte, la prestazione incolore dei Mondiali.

Per quanto riguarda il resto del mondo, il Giappone ha dominato anche questa competizione, ottenendo nove medaglie, di cui cinque d’oro, pur schierando quasi tutti atleti di secondo piano. Certo, al maschile i nipponici hanno vinto “solo” un oro con Yuuki Hashiguchi (66 kg), ma tra le donne hanno lasciato ben poco scampo alla concorrenza. Le vittorie femminili sono state firmate da Hiromi Endo (48 kg), Momo Tamaoki (57 kg), Nami Nabekura (63 kg) e Shori Hamada (78 kg), tutte atlete che vantavano già una buona esperienza internazionale, ma che sono ridotte a “riserve” nella fenomenale nazionale nipponica.

Un anno e mezzo dopo il Grand Prix di Samsun 2016, Teddy Riner è tornato a disputare un torneo del World Tour, naturalmente ottenendo un nuovo successo, il tredicesimo in un torneo del circuito mondiale. Il fenomeno francese della categoria +100 kg aveva due obiettivi principali: mantenersi “caldo” in vista dei Mondiali Open, che avranno luogo a novembre in Marocco, e guadagnare punti nel ranking mondiale, al fine di mantenersi tra le prime teste di serie. Il colosso di Guadalupa ne ha approfittato anche per domare l’austriaco Stephan Hegyi, diciannovenne di buone prospettive che negli ultimi messi si è divertito a battere i pesi massimi giapponesi, ma che non ha potuto nulla – a parte metterci la buona volontà – contro il nove volte campione mondiale. Intanto salgono a 138 gli incontri vinti consecutivamente da Riner.

MEDAGLIERE

Nation 1st place 2nd place 3rd place 5th place 7th place
1. Japan (JPN) 5 1 3 0 1
2. Hungary (HUN) 3 1 1 0 1
3. Brazil (BRA) 2 1 2 1 2
4. France (FRA) 1 3 2 0 3
5. Georgia (GEO) 1 0 1 0 0
6. Azerbaijan (AZE) 1 0 0 3 0
7. Bosnia-Herzegovina (BIH) 1 0 0 0 1
8. Portugal (POR) 0 2 1 2 0
9. Russia (RUS) 0 1 2 3 3
10. Sweden (SWE) 0 1 2 0 1
11. Great Britain (GBR) 0 1 1 1 3
12. Austria (AUT) 0 1 1 0 1
13. Serbia (SRB) 0 1 0 1 1
14. Lithuania (LTU) 0 1 0 0 0
15. Italy (ITA) 0 0 4 1 0
16. Turkey (TUR) 0 0 2 1 0
17. Germany (GER) 0 0 1 4 1
18. Slovenia (SLO) 0 0 1 1 1
18. United States of America (USA) 0 0 1 1 1
20. Argentina (ARG) 0 0 1 0 1
20. Romania (ROU) 0 0 1 0 1
22. Bulgaria (BUL) 0 0 1 0 0

giulio.chinappi@oasport.it





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Immagine: IJF

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