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Judo, Grand Prix Zagabria 2017: bronzi per Nicholas Mungai e Giuliano Loporchio nella giornata di Teddy Riner

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Terza ed ultima  giornata di combattimenti per il Grand Prix di Zagabria 2017, che segna il ritorno del World Tour dopo la rassegna iridata di Budapest. Dopo le medaglie di bronzo conquistate nei due giorni precedenti da Matteo Medves nella categoria 66 kg e da Antonio Esposito nella categoria 81 kg, l’Italia ha ancora piazzato due atleti sul terzo gradino del podio.

Partiamo dalla categoria 90 kg, dove tra i protagonisti c’era il campione italiano Nicholas Mungai. Il ventiquattrenne ha subito iniziato battendo per ippon un nome importante come quello dell’azerbaigiano Mammadali Mehdiyev, ripetendosi poi al golden score contro il ceco Jiří Petr. Ai quarti di finale, Mungai ha travolto con tre waza-ari ed un ippon il bosniaco Rijad Dedeić, ma in semifinale ha dovuto cedere contro il formidabile ungherese Krisztián Tóth, costretto comunque al golden score prima del decisivo waza-ari. Mungai sarebbe poi andato a prendersi il bronzo con un ippon su leva al braccio  (juji gatame) ai danni del russo Magomed Magomedov, a coronamento della sua splendida giornata, dividendo il terzo gradino del podio con il giapponese Yusuke Kobayashi, mentre il magiaro ha vinto l’oro con un ippon sul brasiliano Rafael Macedo.

Con la sconfitta immediata di Vincenzo D’Arco, travolto dall’austriaco Laurin Böhler con due waza-ari ed un ippon, le sorti azzurre della categoria 100 kg erano tutte affidate a Giuliano Loporchio. Se Mungai ha conquistato oggi la sua prima medaglia nel World Tour, Loporchio ha rinnovato il suo feeling con la Croazia, visto chee nel 2013 era già stato argento a Rijeka, seppur nella divisione di peso inferiore. Dopo aver superato con due waza-ari il tedesco Johannes Frey, il venticinquenne ha sorpreso tutti con un ippon al golden score sul forte azerbaigiano Elmar Gasimov, numero due del tabellone. Dopo aver messo a segno un waza-ari ed un ippon sul lettone Jevgēņijs Borodavko, il due volte campione nazionale assoluto ha disputato una difficile semifinale, cedendo il passo al portoghese Jorge Fonseca, autore di tre waza-ari e di un ippon. La medaglia è comunque arrivata grazie al waza-ari realizzato negli ultimi secondi sul tedesco Karl-Richard Frey, fratello maggiore di Johannes. Loporchio chiude dunque terzo insieme al georgiano Varlam Liparteliani, mentre in finale il lusitano Fonseca si è lasciato rimontare dall’ippon dell’ungherese Miklós Cirjenics dopo essere stato avanti per waza-ari.

Al di là dei colori azzurri, il mondo del judo attendeva oggi soprattutto Teddy Riner, reduce dalla conquista della sua nona corona iridata. Il francese ha sconfitto per ippon il marocchino Mustapha Abdallaoui (tre shido), il belga Benjamin Harmegnies ed il serbo Žarko Ćulum (tre shido) per qualificarsi alla finale, dove aspettava il giapponese Daiki Kamikawa, ultimo uomo in grado di batterlo oramai oltre sette anni fa. Invece, il nipponico si è dovuto accontentare del bronzo al pari del rumeno Vlăduț Simionescu, avendo ceduto in semifinale contro l’austriaco Stephan Hegyi, oramai vera bestia nera dei pesi massimi giapponesi dopo il successo mondiale su Hisayoshi Harasawa. Il diciannovenne, medagliato d’argento agli Europei junior, ha tentato di mettere in difficoltà Riner, ma alla fine ha dovuto cedere a sua volta per ippon. Il colosso francese arriva dunque a quota tredici vittorie nei tornei del World Tour,

Passando al settore femminile, Valeria Ferrari ha disputato un buon torneo nella categoria 78 kg. Battuta per waza-ari la francese Stessie Bastareaud, la ventiquattrenne si è fatta rimontare dall’altra francese Sama Hawa Camara, vincitrice con un waza-ari ed un ippon dopo l’iniziale waza-ari dell’azzurra. Ferrari ha poi vinto per waza-ari il ripescaggio contro la russa Antonina Shmeleva, ma ha dovuto accontentarsi del quinto posto dopo aver subito il waza-ari della portoghese Yahima Ramirez. Bronzo anche per la tedesca Luise Malzahn, che non combatteva dalle Olimpiadi, mentre la giapponese Shori Hamada ha impiegato solo dieci secondi per vincere la finale contro Camara.

Tra le +78 kg, infine, la bosniaca Larisa Cerić, numero due del ranking mondiale, ha sconfitto con un waza-ari ed un ippon la lituana Santa Pakenytė, anche lei autrice di un waza-ari. Bronzi alla francese Anne Fatoumata M’Bairo ed alla giapponese Nami Inamori.

RISULTATI

UOMINI

-90 kg
1. TOTH, Krisztian (HUN)
2. MACEDO, Rafael (BRA)
3. KOBAYASHI, Yusuke (JPN)
3. MUNGAI, Nicholas (ITA)
5. MAGOMEDOV, Magomed (RUS)
5. SAFGULIYEV, Tural (AZE)
7. DEDEIC, Rijad (BIH)
7. KUKOLJ, Aleksandar (SRB)

-100 kg
1. CIRJENICS, Miklos (HUN)
2. FONSECA, Jorge (POR)
3. LIPARTELIANI, Varlam (GEO)
3. LOPORCHIO, Giuliano (ITA)
5. FREY, Karl-Richard (GER)
5. MAMMADOV, Elkhan (AZE)
7. BORODAVKO, Jevgenijs (LAT)
7. PACEK, Martin (SWE)

+100 kg
1. RINER, Teddy (FRA)
2. HEGYI, Stephan (AUT)
3. KAMIKAWA, Daiki (JPN)
3. SIMIONESCU, Vladut (ROU)
5. CULUM, Zarko (SRB)
5. HARMEGNIES, Benjamin (BEL)
7. ALLERSTORFER, Daniel (AUT)
7. HORAK, Michal (CZE)

DONNE

-78 kg
1. HAMADA, Shori (JPN)
2. CAMARA, Sama Hawa (FRA)
3. MALZAHN, Luise (GER)
3. RAMIREZ, Yahima (POR)
5. FERRARI, Valeria (ITA)
5. ZIECH, Maike (GER)
7. LEON, Karen (VEN)
7. SHMELEVA, Antonina (RUS)

+78 kg
1. CERIC, Larisa (BIH)
2. PAKENYTE, Santa (LTU)
3. INAMORI, Nami (JPN)
3. M BAIRO, Anne Fatoumata (FRA)
5. ADLINGTON, Sarah (GBR)
5. YAMAKAWA, Camila (BRA)
7. CHIBISOVA, Ksenia (RUS)
7. KARPATI, Emese (HUN)

giulio.chinappi@oasport.it





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Immagine: IJF

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