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Ginnastica, Mondiali 2017 – Chi è Morgan Hurd? La “ginnasta con gli occhiali”, 16enne Campionessa del Mondo. L’americana ai raggi X

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Morgan Hurd è la Campionessa del Mondo che non ti aspetti, non è il grande nome sbandierato alla vigilia, non è quell’atleta che ti impressiona eccessivamente, a tratti non ti convince pienamente, non ha il talento puro delle grandi stelle. Questa volta ha avuto ragione lei e a Montreal festeggia in maniera incredula perché, onestamente, non se lo aspettava nemmeno lei! Viene sì dagli USA che sono la patria della Polvere di Magnesio ma non era la candidata prescelta per salire sul gradino più alto del podio, era la numero 2 della scuderia di Valeri Liukin e davanti a lei c’erano tantissime straniere: insomma praticamente nessuno credeva in lei e, dopo l’infortunio di Ragan Smith nel riscaldamento, il pubblico americano era quasi convinto di dover cedere lo scettro dopo sette anni (l’ultima affermazione non stelle-strisce risale al 2010 con Aliya Mustafina poi a seguire Jordyn Wieber, Gabby Douglas alle Olimpiadi 2012 e la tripletta di Simone Biles seguita dall’apoteosi di Rio 2016).

Dopo due ore di gara estenuante, combattuta, intensa, equilibrata, è spuntata fuori proprio lei dopo aver battagliato con praticamente mezzo mondo, spalla a spalla, senza il minimo crollo psicologico: ha steso la canadese Ellie Black, la russa Elena Eremina, la giapponese Mai Murakami e la francese Melanie De Jesus una dopo l’altra senza strafare ma brillando per continuità. Morgan Hurd ha impressionato per la tenuta di gara manifestata, non ha sentito la pressione del momento e anzi quando ha dovuto rimontare su Ellie Black all’ultima rotazione ci è riuscita gelando l’Olympic Arena che era pronta a festeggiare la padrona di casa. A soli 16 anni, alla prima stagione da senior, questa ragazza di origini cinesi (è nata a Wuzhou, poi è stata subito adottata) si è davvero consacrata: succede al fenomeno Simone Biles, viene premiata da Nadia Comaneci, sale sul gradino più alto del podio iridato, si fregia del titolo di Reginetta. Tutto in una sola notte quando nemmeno due mesi fa arrivava sesta ai Campionati Nazionali e nessuno le dava la minima fiducia, chiamata nel quartetto perché Valeri Liukin non aveva poi chissà quali nomi da convocare (e Rlley McCusker si è anche infortunata prima delle convocazioni).

Indubbiamente questa ragazza del Delaware (uno degli Stati più piccoli, si trova sulla costa est) è stata bravissima a conquistare l’iride ma deve anche ringraziare la sorte: il già citato crac di McCusker, il tendine d’Achille saltato a Larisa Iordache in qualifica, la distorsione alla caviglia patita dalla favorita Ragan Smith una manciata di minuti prima della Finale, i problemi al crociato di Rebeca Andrade. Sono tutte contingenze che la Hurd ha saputo ben cogliere per scrivere il proprio nome nell’albo d’oro dove rimarrà per sempre, senza se e senza ma.

In molti la conoscono come la “ginnasta con gli occhiali” perché gareggia proprio con il correttore per la vista, un caso più unico che raro in tutto il panorama ginnico e sportivo (in campo gara qualcuno si ricorderà Edgar Davids con la casacca della Juventus, ma sono davvero pochissimi gli esempi che si possono fare), tipici lineamenti orientali, tanta semplicità, molto timida e riservata, diversa da tante americane e ancora poco personaggio. Dopo la premiazione ha faticato a esprimere tutta la sua gioia per un titolo tanto meritato quanto inatteso. Si tratta naturalmente del miglior risultato della carriera al termine di una stagione in cui era arrivata terza in Coppa del Mondo a Stoccarda e poi aveva vinto il Trofeo di Jesolo con la squadra (passare dalla Classicissima sembra ormai una garanzia di vittoria iridata), prima di faticare durante le gare nazionali in estate.

Non ha un attrezzo di punta, spicca soprattutto al volteggio e alle parallele, riesce a difendersi alla trave e al corpo libero che però oggi l’ha immortalata al termine di una battaglia campale. Allieva di Slava Glauzonov, Morgan sarà in gara anche domenica pomeriggio alla trave dove cercherà di conquistare un’altra medaglia.

 

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(foto USA Gym)

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