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Basket, Qualificazioni Mondiali 2019: i 24 convocati dell’Italia. L’analisi. Gentile valore aggiunto, che pochezza tra i centri

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Comincia a prendere forma la nuova Italia di coach Meo Sacchetti. L’attuale allenatore della Vanoli Cremona ha diramato la lista dei 24 convocati per le due partite con Romania e Croazia, valevoli per le qualificazioni al Mondiale 2019. Da questo gruppo verranno poi scelti i 12 che disputeranno i due incontri a novembre (24 e 28).

Tra i nomi scelti spiccano in particolare quelli di Gigi Datome, Nicolò Melli e  Daniel Hackett, che sembravano tagliati fuori dal giro della nazionale in questa fase di qualificazioni per via della loro militanza in club che partecipano all’Eurolega. ULEB e FIBA non sono ancora riuscite a trovare un accordo e l’Eurolega ha deciso di non interrompere la sua regular season durante le qualificazioni mondiali, lasciando, però, ai giocatori la possibilità di decidere se partecipare alle gare con la propria nazionale.
Un discorso ulteriore va fatto su Gigi Datome, che al termine dell’Europeo aveva dichiarato di volersi prendere una pausa dall’Italia, ma, vista la convocazione, la situazione sembra essersi completamente capovolta.

Ci sono anche due giocatori dell’Olimpia Milano (Awudu Abass e Simone Fontecchio), unica squadra italiana a partecipare all’Eurolega. Negli ultimi giorni, però, era circolata la notizia di come la società milanese fosse disposta a concedere due giocatori alla nazionale.

Il grande ritorno è quello di Alessandro Gentile ed è una convocazione meritatissima per l’ex capitano proprio dell’Olimpia Milano. Dopo un anno vissuto per lo più lontano dal campo, il nativo di Maddaloni si è ripreso l’azzurro grazie ad inizio di stagione davvero molto positivo con la Virtus Bologna. Gentile è sicuramente un elemento di grandissimo valore e che aumenta il tasso tecnico della nostra nazionale.

Ci sono altri rientri in maglia azzurra come quelli di Amedeo Della Valle, Achille Polonara ed Andrea Crosariol. Il primo è un “tornare in azzurro” particolare, perchè la guardia di Reggio Emilia è stata proprio scarta all’ultimo taglio da Ettore Messina prima degli Europei. Polonara, invece, non era mai stato preso in considerazione dal vice allenatore dei San Antonio Spurs, complice anche una stagione opaca con la Grissin Bon, ma ha iniziato bene l’anno con la nuova maglia di Sassari, dove ha fatto vedere sprazzi del vecchio Polonara, convocato da Pianigiani per Eurobasket 2015.
Addirittura dal 2010 non gioca in nazionale Andrea Crosariol, che torna in azzurro a 32 anni e dopo un campionato davvero positivo con Pistoia (quest’anno è a Cantù). Certo è una convocazione dovuta anche all’infortunio di tre mesi di Riccardo Cervi, ma che fa capire comunque che in Italia nel ruolo di centro ci sia davvero poca scelta, nonostante tutte le cose buone fatte negli ultimi anni da Crosariol.

Rivede l’azzurro anche Andrea De Nicolao, finora chiamato solo in qualche raduno, ma mai portato tra i dodici di una competizione ufficiale. Considerando Hackett (sempre se risponderà alla convocazione) sicuro titolare e con Ariel Filloy autore di un ottimo Europeo, il play della Reyer Venezia lotterà per un posto con Luca Vitali, uno dei grandi protagonisti del meraviglioso avvio di stagione di Brescia e giocatore che è sempre stato nel giro della nazionale.

I confermati dell’Europeo oltre hai già citati Hackett, Datome, Melli, Filloy, Abass sono Pietro Aradori, Paul Biligha, Christian Burns e Filippo Baldi Rossi, con l’aggiunta di Andrea Zerini, tagliato poco prima della partenza per Tel Aviv. Le novità più assolute sono rappresentate da Marco Giuri, Antonio Iannuzzi, Raphael Gaspardo, Giampaolo Ricci e dal figlio del ct Brian Sacchetti, altro uomo chiave della Brescia capolista.

Non è mancato nemmeno uno sguardo ai più giovani con le meritate convocazioni di Diego Flaccadori e Simone Fontecchio: il primo si è confermato di anno in anno con la maglia di Trento, mentre il secondo gioca meno a Milano, ma Simone Pianigiani ha fatto vedere che crede molto nelle sue qualità. C’è anche David Okeke, uno degli artefici dello storico argento azzurro ai Mondiali Under 19 di quest’estate.

Un ampio mix per la nuova nazionale di Meo Sacchetti che deve partire subito con due vittorie per mettere in discesa il discorso qualificazione. Il cammino per andare al Mondiale è lungo, ma serve assolutamente partire con il piede giusto.

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