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Ciclismo

Vuelta a España 2017: Chris Froome reagisce e guadagna 21” a Nibali! Festa per Armée

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Chris Froome subisce e contrattacca. Sfrutta alla perfezione la squadra, reagisce in prima persona e nel finale guadagna su Vincenzo Nibali, il principale avversario per la Vuelta a España 2017. La diciottesima tappa, con arrivo a Santo Toribio de Liébana, si è risolta con il primo successo in carriera di Sander Armée, in fuga dalla mattina in un gruppo di 20 corridori.

Partenza a tutta: oltre un’ora senza fughe ma ricca di attacchi, che si sono concretizzati quando un gruppo di 20 unità ha preso vantaggio. Al comando della corsa si sono trovati Julian Alaphilippe, Matteo Trentin (Quick Step), Alessandro De Marchi (BMC), Magnus Cort Nielsen (Orica-Scott), Nelson Oliveira, Marc Soler (Movistar), Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe), Clément Chevrier, Alexis Gougeard (AG2R-La Mondiale), Toms Skujins (Cannondale-Drapac), Antwan Tolhoek (LottoNL-Jumbo), Matej Mohoric (UAE Team Emirates), Alexey Lutsenko (Astana), Sander Armée (Lotto-Soudal), Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), Jérémy Maison, Anthony Roux (FDJ), Stéphane Rossetto (Cofidis), Sergio Pardilla (Caja Rural-Seguros RGA) e Aldemar Reyes (Manzana-Postobón), che hanno presto guadagnato un margine più che sufficiente per arrivare fino in fondo, di circa 13′ ai piedi delle salite della seconda parte del percorso.

La prima è passata senza particolari scossoni, con fuggitivi e plotone che sono andati sostanzialmente di comune accordo sulla Collada de Carmona. Invece, se tra i fuggitivi la salita di Collada de Ozalba non ha sortito effetto, in gruppo è stato un rock sfrenato dal primo all’ultimo metro. Inizialmente la Katusha-Alpecin ha portato un attacco di squadra con Ilnur Zakarin ripreso dalla Bahrain-Merida, poi è stata l’Astana a muoversi con Luis Leon Sanchez e Fabio Aru, cui addirittura si sono accodati Alberto Contador (Trek-Segafredo) e Michael Woods (Cannondale-Drapac), cui però il Team Sky non ha lasciato spazio. Aru, però, è rimasto in avanscoperta ad una quarantina di chilometri dal traguardo, pur con un vantaggio leggero sul plotone.

Sulla Collada de la Hoz, altra girandola di attacchi, davanti e dietro. Armée, Soler, Gougeard, Lutsenko e Nielsen hanno preso vantaggio dai 20 in fuga, provando ad involarsi verso lo strappo finale per giocarsi la vittoria. Tra i big, invece, altri attacchi: De La Cruz (QuickStep-Floors) è riuscito a mettersi all’inseguimento di Aru sfruttando la poca marcatura del Team Sky, mentre Contador ha provato ancora in vista dello scollinamento e per la prima volta ha costretto Chris Froome a rispondere in prima persona, con la squadra che l’ha seguito senza lasciarlo solo.

Tra la discesa e il successivo falsopiano che portava allo strappo conclusivo, Alaphilippe, Visconti, Rojas e De Marchi sono riusciti a ricucire lo strappo che si era formato con i corridori al comando, rientrando in piena lotta per la vittoria. Nello stesso tratto, anche Aru ha incrementato sul gruppo che ha rallentato molto, arrivando a toccare un margine di 1’30”. Prima dell’inizio vero e proprio dello strappo, Armée e Lutsenko hanno guadagnato sui diretti avversari per la vittoria parziale: il belga nel finale ha avuto più energie e nel tratto più duro a 700 metri dalla conclusione è rimasto da solo al comando, andando a conquistare la prima vittoria della carriera. Terza posizione, alle spalle di questa coppia, per Giovanni Visconti.

Chris Froome, mai andato realmente in difficoltà ma tornato in gestione dopo la fatica di ieri, è stato il primo tra i big ad attaccare sullo strappo finale: con lui sono rimasti solo Contador e Woods, mentre tutti gli altri hanno perso terreno. Purtroppo, Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) è andato in difficoltà sin da subito e sul traguardo ha pagato 21′‘: il suo ritardo in classifica, a questo punto, è tornato a 1’37”, molto diversi dai 76” che aveva da recuperare stamattina. Aru, invece, è riuscito ad arrivare davanti al gruppetto dei big ma solo per una manciata di secondi che non cambia in maniera netta la sua situazione in classifica.

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Foto: © Unipublic/Photogomez Sport

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