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Ciclismo

Vuelta a España 2017: analisi delle 21 tappe e del percorso. Le frazioni per scalatori, cronomen e velocisti

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Meno uno: tutto pronto in quel di Nimes per la grande partenza della Vuelta a España 2017. Il percorso come di consueto si presenta molto duro: andiamo a scoprire nel dettaglio le 21 tappe.

Cronometro

Saranno due le prove contro il tempo. La prima, una cronosquadre di 13,7 chilometri in quel di Nimes, sarà soltanto un antipasto: molto breve, difficile fare grandi distacchi, l’obiettivo è quello della prima maglia rossa. Tutt’altro che semplice invece quella da Circuito de Navarra a Logroño: 40,2 chilometri completamente pianeggianti dove si potranno creare solchi importanti.

Volate

E’ ormai noto che il percorso della Vuelta è quello che presenta meno frazioni per velocisti, dunque i corridori veloci si sono adattati disertando quasi in toto (qualcuno ci sarà) l’appuntamento. Circa cinque le possibili tappe da sprint, una delle quali anche in Francia (seconda frazione), con la passerella di Madrid in chiusura: assisteremo a qualche sorpresa?

Media difficoltà

I percorsi misti sono una priorità delle strade spagnole. Strappi duri sul finale, salite di media difficoltà a pochi chilometri dal traguardo: spesso e volentieri i protagonisti non saranno gli uomini di classifica, ma i cacciatori di tappe. Cinque/sei frazioni per scoprire la condizione in vista del Mondiale di alcuni dei corridori presenti alla Vuelta.

Montagna

Presenti alcune frazioni con l’altimetria che fa davvero paura soltanto a guardarla. La quattordicesima, con arrivo a La Pandera, spaventa molti dei corridori presenti: tre GPM ad anticipare la scalata finale. Il giorno dopo però sarà peggiore: soltanto 127 chilometri con tre GPM e arrivo in vetta. Los Machucos del 6 settembre presenta pendenze davvero insormontabili (oltre il 20%), a chiudere invece l’Angliru, salita da perdere il fiato.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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