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Volley femminile, Davide Mazzanti: “L’Italia migliora ogni giorno. Spero non finisca di sorprendermi… Voglio la Finale del Grand Prix. E su Egonu…”

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Oggi pomeriggio (ore 14.00) l’Italia affronterà la Cina nella semifinale del Grand Prix 2017 di volley femminile. Le azzurre cercano l’impresa contro le Campionesse Olimpiche e il CT Davide Mazzanti crede nell’impresa come traspare nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport alla vigilia dell’evento.

 

Prima di iniziare volevamo arrivare alle Final Six, obiettivo tutt’altro che scontato visto il calendario che ci aspettava. Ma gli obiettivi sono molto pericolosi, perché se non li raggiungi rischi di demoralizzarti. Se li raggiungi rischi di scaricati. La nostra idea è continuare a guardare lontano. Migliorando ogni giorno e sta succedendo. Anche nella partita con la Thailandia, che abbiamo perso male, in ricezione abbiamo fatto la nostra migliore partita. Questa è la cosa che mi dà più soddisfazione: le ragazze fanno sempre qualcosa meglio. Anche quando non c’è il risultato”.

Volevo che mi stupissero e ce l’hanno fatta ma spero che non abbiano ancora finito. Mi hanno stupito nella consapevolezza dei propri mezzi. E’ stato un percorso graduale in questo Grand Prix. Forse la gara decisiva è stata quella con la Cina (la seconda). Quando loro erano al completo e le abbiamo battute 3-0. C’è stato un salto di qualità“.




Davide Mazzanti ha spiegato il turnover di ieri contro la Serbia:Ho proposto di farlo per arrivare a giocarci le nostre chance al meglio. Alla fine la squadra ha accettato. Ha capito lo spirito anche se queste ragazze vorrebbero giocare sempre. In regia doveva toccare ad Alessia Orro, ma prima della partita il medico mi ha detto che aveva un problema muscolare agli addominali e mi ha chiesto di non rischiarla. Era disperata”.

Su Paola Egonu: “Sorprendente e non lo dico solo per quello che fa tecnicamente o fisicamente. Dopo una partita mi ha detto una cosa che mi ha fatto capire quanto tiene alla squadra, al gruppo. Molto bello. E’ consapevole e giovane, è una delle più forti attaccanti al mondo“.

E sulla squadra: “L’Italia è la seconda come media, più o meno 24 anni. Solo la Cina è più giovane fra le squadre che partecipano al Grand Prix. Questo ci fa capire quali sono le potenzialità di crescita della squadra. Soprattutto ha battuto formazioni, penso agli USA o la Russia, che qui non hanno portato le migliori giocatrici, ma hanno un’età media più alta della nostra. Quello che è successo finora è che la squadra ha continuato a crescere. Sia a livello di singoli che di gruppo. Un segnale bellissimo per un allenatore“.

 

(foto FIVB)

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