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Pallanuoto, Vincenzo Renzuto Iodice: “A Budapest meritavamo di più. Ho vinto tutto con il Settebello junior, ora voglio Tokyo…”

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ESCLUSIVA OA SPORT – Nel Settebello un po’ deluso sesto ai recenti Mondiali di pallanuoto ungheresi c’è stato un giocatore che si è messo particolarmente in evidenza: Vincenzo Renzuto Iodice. Sarà perché ha ancora da smaltire la delusione di un’Olimpiade sfiorata o perché ne ha un’altra già messa nel mirino, sarà perché è giovane, ambizioso e forte, di sicuro “Enzo” a Budapest ha fatto un figurone tra gol, assist e tanto spirito di abnegazione al servizio della squadra. Napoletano verace e appassionatissimo di Sport a tutto tondo, il giocatore di Posillipo è ufficialmente – e con merito – in vacanza, ma noi di OA Sport non abbiamo avuto pietà e lo abbiamo raggiunto telefonicamente all’alba di un mese di assoluto relax… Grazie Vincenzo, buona lettura a tutti voi!

Ciao Vincenzo. Partenza soft: sei ufficialmente e finalmente in vacanza? Crediamo tu abbia un gran bisogno di staccare la spina per un mesetto…

“Sì, adesso sono ufficialmente e finalmente in vacanza! E’ stata una preparazione al Mondiale molto lunga, con tantissime partite e diversi common training, più la World League in Russia. Dopo aver girato parecchio c’è ora bisogno di staccare la spina dalla pallanuoto per un mese e pensare ad altro… Fidanzata e famiglia, soprattutto, che mi hanno visto poco o niente negli ultimi tempi”.

Qual è la tua disamina del Mondiale del Settebello?

“Sicuramente questa squadra meritava di più, dal mio punto di vista. Credo che il valore dell’Italia sia maggiore rispetto al sesto posto di Budapest; purtroppo siamo stati sfortunati e poco cinici in alcune occasioni, come contro l’Ungheria o contro la Croazia, dove ci è mancato poco per fare molto meglio… Poi ci sono state le defezioni di tre pedine importanti proprio alla vigilia, ma non dev’essere un alibi questo, poiché anche con i tre giocatori che li hanno sostituiti eravamo una grande squadra”.

E a Vincenzo Renzuto che voto dai…? Secondo molti (OA Sport inclusa) sei stato tra i nostri migliori giocatori in Ungheria.

“Nonostante il risultato finale, credo che il mio Mondiale sia stato positivo perché mi ha dato la conferma che posso giocare ad altissimi livelli, come accaduto in Ungheria con la Nazionale. Con il Posillipo, invece, negli ultimi anni non ho avuto modo di confrontarmi con gli avversari più forti della Champions League ed anche i risultati in Campionato non sono stati buoni. Mondiale ‘personale’ senz’altro positivo, dunque, e di qui in poi vorrei calcare certi palcoscenici sempre più spesso…”.

Hai vinto tanto con le Nazionali giovanili e tra pochi giorni scatterà il Mondiale U20; l’Italia di Nando Pesci si presenta ai nastri di partenza con una squadra molto valida. Cosa auguri agli azzurrini? Consigli per salire podio? Tu sai bene come si fa…

“Io con quella Nazionale ho praticamente vinto tutto quello che si poteva vincere… Ricordo benissimo che eravamo un gruppo fantastico, molto unito (come si può vedere tutt’ora con il Settebello senior dove siamo in quattro/cinque), che giocava alla grande insieme crescendo insieme! Ho visto proprio ieri le convocazioni e sicuramente l’Italia U20 di quest’anno è un’ottima squadra: molti di questi giocatori hanno partecipato con noi ai collegiali 2016-2017 ed hanno tantissime presenze in Serie A. Il consiglio che posso dare loro è quello di creare un gruppo forte e crescere bene insieme perché poi si migliora all’unisono e, volendo, si può arrivare ‘in gruppo’ alla Nazionale maggiore”.

Napoli, sponda Posillipo, è la tua vita. In acqua e fuori… Ti vedremo per l’ennesima stagione in calottina neroverde o il tuo ciclo lì è giunto al termine?

“Sì, ovviamente Posillipo è casa mia, pur avendo fatto esperienze altrove in campionati minori, ma ho giocato a Posillipo fin dalle prime giovanili, trovandomi sempre bene. Purtroppo negli ultimi anni, dopo la vittoria in Euro Cup, non abbiamo fatto stagioni positive; ci sono stati tanti cambiamenti nella dirigenza e degli stranieri, quindi non stiamo vivendo un momento molto tranquillo. Proprio negli scorsi giorni ci sono state le nuove votazioni per la presidenza del Circolo e si stanno decidendo i nuovi obiettivi da dare alla squadra che sarà. Non me la sento di dire se il mio ciclo è finito oppure o no perché non so nemmeno quali sono gli obiettivi e le idee dei nuovi dirigenti. Sicuramente nei prossimi giorni andrò a parlare con loro per capire cosa si può fare…”.

Un nuovo ciclo olimpico è stato avviato da Sandro Campagna e il suo staff. Oggi, anche tu sei in prima fila per un’eventuale spedizione a Tokyo… Che pensieri ti scatenano i Cinque Cerchi colorati?

“Un mio obiettivo molto importante è senz’altro Tokyo 2020. Già a Rio ricordo di essere stato ‘scartato’ come ultimo giocatore, quindi ci sono andato vicinissimo e ancora ci sto male se penso a quel giorno… Le Olimpiadi sono il coronamento di una carriera, un sogno e sono convinto che il Settebello potrà crescere tanto fino a Tokyo e fare molto bene. Siamo un grande gruppo, spero di esserci anche io!”.

Chiudiamo in leggerezza… Quali sono gli hobby del 24enne Enzo Renzuto quando non è in acqua o in palestra? Da buon napoletano, sarai appassionato di calcio! O magari di cucina, come il tuo compagno di Nazionale Valentino Gallo… Raccontaci un po’!

“Da buon partenopeo, sono appassionatissimo di calcio e seguo tantissimo il Napoli, ovviamente! Ma anche tutto il calcio europeo e seguo in generale lo Sport: tennis (sono un fan di Roger Federer e mi guardo spesso le sue partite), basket, F1 e Motomondiale, su tutti. Sono stato anche al Mugello due mesi fa. Anche la cucina è un’altra grande passione: vado spesso alla ricerca di ristoranti particolari con la mia ragazza, ad esempio… Hai colto a pieno le mie due più grandi passioni!”.

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: archivio privato Vincenzo Renzuto Iodice

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