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Judo, Mondiali 2017: Odette Giuffrida per coronare una stagione difficile

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A poco più di un anno da quel 7 agosto 2016 che resterà leggendario per il judo italiano, Odette Giuffrida arriva ai Campionati Mondiali di Budapest 2017 dopo una stagione decisamente complicata. La prima parte del nuovo anno, infatti, ha riservato alla romana non pochi problemi fisici, in particolare ad un ginocchio, che l’hanno costretta a presentarsi ai Campionati Europei di Varsavia a corto di allenamento e lontana dalla miglior condizione. L’atleta azzurra è riuscita a portare comunque a casa un quinto posto, risultato amaro per essere così vicino al podio, ma allo stesso tempo positivo perché raggiunto senza essere nella forma ideale.

Le cose sono andate meglio due mesi dopo nella trasferta messicana del Grand Prix di Cancún, dove la ventiduenne ha conquistato la medaglia di bronzo, perdendo in semifinale contro un’avversaria di primo piano, la brasiliana Sarah Menezes, già campionessa olimpica della categoria 48 kg nel 2012, che da quest’anno è passata tra le 52 kg, subito con ottimi risultati.

Dopo il torneo messicano, Giuffrida non ha più combattuto in competizioni internazionali, ma ha certamente affrontato un percorso di preparazione con l’obiettivo di raggiungere il picco di forma proprio in occasione della rassegna iridata in terra magiara. Da una medagliata olimpica, naturalmente, si pretende molto, ed Odette lo sa bene. L’azzurra, vista la poca attività di quest’anno, ha nel frattempo perso lo status di testa di serie, e dunque aspetterà con trepidazione il sorteggio: un’urna poco benevola potrebbe riservarle subito la fuoriclasse kosovara Majlinda Kelmendi, in una rivincita della finale olimpica. Nel migliore dei casi, Giuffrida dovrebbe comunque affrontare una delle otto teste di serie per accedere ai quarti di finale, e dunque il suo percorso per la zona medaglie si annuncia in ogni caso ricco di difficoltà.

I tifosi azzurri si augurano comunque di poter vedere Odette Giuffrida combattere senza essere costretta alla gestione fisica, come a Rio de Janeiro un anno fa. In quel caso, il divertimento sarà assicurato.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: IJF

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