Oltre Cinquecerchi
World Games 2017: il medagliere sancisce la superiorità della cultura sportiva europea ed italiana

Sedici ori, tredici argenti e tredici bronzi, per un total di 42 medaglie: è questo il bilancio finale dell’Italia ai World Games di Wrocław 2017, che ha ancora una volta posto la delegazione azzurra ai vertici della rassegna multisportiva delle discipline non olimpiche. L’Italia ha infatti chiuso al terzo posto nel medagliere degli sport ufficiali, al quarto se si considerano anche le medaglie degli sport dimostrativi.
I World Games hanno ancora una volta offerto una risposta a coloro che pensano che, per valutare la potenza sportiva di un Paese, sia sufficiente dare uno sguardo al medagliere olimpico. L’universo dello sport, infatti, per questioni di spazio, tempo ed equilibri di potere, non può essere tutto incluso nella rassegna a cinque cerchi, da cui la necessità di una rassegna come quella dei World Games. Ecco, dunque, che diventa visibile il dato più importante dei Giochi Mondiali, quello che sancisce la superiorità della cultura sportiva europea (ed italiana), al di sopra dei Paesi che generalmente dominano il medagliere olimpico.
Le prime cinque posizioni del medagliere di Wrocław vedono la Russia con trenta medaglie d’oro, la Germania con 19, l’Italia e la Francia con 18, l’Ucraina con 15 (dati che includono gli sport dimostrativi): tutti Paesi dell’Europa continentale. Numeri che fanno impallidire la Cina e gli Stati Uniti, che hanno ottenuto rispettivamente otto e sei medaglie d’oro, oltretutto da ponderare con l’impatto demografico e la potenza economica di questi Paesi, che si situano all’incirca sullo stesso livello del Belgio (sette ori, ma con meno di un centesimo della popolazione cinese).
Sia i Paesi di matrice anglosassone (compresa la Gran Bretagna) che la Cina dimostrano quella che è la loro attitudine nei confronti dello sport: una vetrina da utilizzare in occasione delle Olimpiadi per dimostrare la propria superiorità di fronte al mondo, con investimenti tutti concentrati su questo fine ultimo. Una concezione che forse poteva avere un senso ai tempi della Germania hitleriana o nel corso della Guerra Fredda, ma che si dimostra inadeguata rispetto ad una visione dell’universo sportivo a 360°.
Questo ovviamente non significa che nel complesso lo sport italiano, per intenderci, possa essere giudicato superiore rispetto a quello statunitense o cinese: sommando i sedici ori dei World Games agli otto di Rio 2016, l’Italia resta pur sempre indietro rispetto a queste grandi potenze. Ad esempio, però, la superiorità sportiva della Gran Bretagna rispetto a Francia e Germania – che potrebbe sembrare evidente a chi si fermi di fronte al medagliere delle ultime Olimpiadi di Rio – ne esce fortemente ridimensionata, e totalmente annichilita se si comprendono anche gli ultimi Giochi invernali di Sochi, ridefinendo in maniera diversa gli equilibri sportivi europei. Discorso molto simile tra Russia e Stati Uniti, che sono sostanzialmente equivalenti sommando le tre manifestazioni citate.
Quello che appare evidente è comunque una cultura sportiva dell’Europa continentale ben più variegata e completa rispetto a quella che si respira nel resto del mondo, in grado di andare ben oltre i dati demografici ed economici dei singoli Paesi, ma che è radicata nella popolazione e che va dagli sport più praticati e noti fino alla più nuova delle discipline sperimentali.
MEDAGLIE D’ORO (CONFRONTO TRA I PRIMI DIECI PAESI DEI WORLD GAMES 2017)
PAESE |
WROCŁAW 2017 |
RIO 2016 |
SOČI 2014 |
TOTALE |
![]() |
30 |
19 |
13 |
62 |
![]() |
6 |
46 |
9 |
61 |
![]() |
19 |
17 |
8 |
44 |
![]() |
8 |
26 |
3 |
37 |
![]() |
18 |
10 |
4 |
32 |
![]() |
3 |
27 |
1 |
31 |
![]() |
18 |
8 |
0 |
26 |
![]() |
9 |
12 |
1 |
22 |
![]() |
15 |
2 |
1 |
18 |
![]() |
9 |
3 |
0 |
12 |
![]() |
7 |
2 |
0 |
9 |
giulio.chinappi@oasport.it
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