Seguici su

Ciclismo

Tour de France 2017: Alberto Contador e Nairo Quintana. L’orgoglio di due campioni indomabili

Pubblicato

il

Il loro Tour de France, per ora, corre su binari paralleli. Nairo Quintana e Alberto Contador, i grandi sconfitti della Grande BoucleIl primo perché, dopo aver fallito l’obiettivo del successo al Giro d’Italia, non si sta esprimendo ai soliti livelli, pagando spesso in salita rispetto ai migliori. Il secondo perché sembra francamente arrivato ai capitoli conclusivi di una carriera comunque fantastica.

Oggi, però, hanno sovvertito il pronostico e le attese, hanno giocato d’anticipo. Hanno emozionato e probabilmente si sono emozionati. Il Pistolero è stato il primo a rompere gli indugi, sulla prima salita di giornata. Una cavalcata, praticamente in solitaria, con il solo Mikel Landa a tenergli la ruota. Alle sue spalle Quintana, che nella debolezza della squadra della maglia gialla e nell’incertezza di valori ha letto la possibilità di provare a rientrare in classifica per un disperato attacco al podio nell’ultima settimana, magari sfruttando una condizione atletica in miglioramento. Alla fine, c’è da dire, non hanno vinto. Battuti dal più fresco e giovane Warren Barguil, che invece in questo Tour sta trovando un autentico trampolino di lancio per quella che potrebbe essere una carriera ricca di soddisfazioni.

Anche su questo Tour, però, hanno lasciato la loro firma d’autore. Contador dell’esperto ormai pronto ad attaccare la bicicletta al chiodo, Quintana per tenere aperta la striscia di podi nei grandi giri e sopratutto chiudere tra i migliori 3 sia Giro che Tour nella stessa stagione. Obiettivi e situazione diversi, ma una tappa che hanno impreziosito grazie alla loro classe, regalando un pomeriggio d’amore per il ciclismo agli appassionati.

Twitter: @Santo_Gianluca

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

gianluca.santo@oasport.it

Foto: © ASO/Pauline BALLET

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *