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Pallanuoto, Mondiali Budapest 2017: le favorite del torneo femminile. Chi può battere gli Stati Uniti? Padrone di casa e Setterosa pronte per il colpaccio

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Chi può battere gli Stati Uniti d’America? La pallanuoto femminile ha ormai da parecchi anni la sua Nazionale-Monarca, un po’ come sta accadendo in campo maschile con la Serbia. Le statunitensi sono le campionesse del mondo in carica (con quattro titoli, sono anche la Nazionale con il maggior numero di affermazioni iridate all’attivo), si sono imposte tanto alle Olimpiadi di Londra 2012 quanto a quelle di Rio 2016 (comunque a medaglia nelle tre precedenti edizioni a Cinque Cerchi in cui v’è stato un torneo di waterpolo al femminile) ed in World League vincono praticamente sempre loro, da tredici anni a questa parte…

Inevitabilmente, date le suddette premesse, ai prossimi Mondiali di Budapest la squadra da battere sarà ancora quella in calottina a stelle e strisce. Le nordamericane sono in fase di ringiovanimento post-olimpico ma l’enorme “forza d’urto” del loro organico ne fanno sempre la nazione leader della pallanuoto rosa globale. Fisicità a vagonate ed individualità sublimi (su tutte, Maggie Steffens) al servizio di un collettivo rodato che gioca a memoria, figlio di un sistema sportivo universitario che negli States funziona alla grande. Anche per ciò che concerne il waterpolo…

Ma torniamo alla domanda iniziale: chi può battere gli Stati Uniti d’America? Diamo prima uno sguardo attento ai gironi di Budapest.

Girone A: Italia, Brasile, Canada, Cina
Girone B: Nuova Zelanda, Sud Africa, Spagna, Stati Uniti
Girone C: Giappone, Olanda, Ungheria, Francia
Girone D: Australia, Russia, Kazakistan, Grecia

Spagna permettendo, le statunitensi dovrebbero volare senza grattacapi direttamente ai quarti di finale come prima del girone. Dal gruppo C, ci si aspetta vincitrice l’Ungheria o l’Olanda; Australia, Russia o Grecia per la prima piazza del raggruppamento D (il più incerto dei quattro, a bocce ferme), mentre tutti si aspettano il Setterosa di Fabio Conti “dominante” nel girone A.

A proposito di colori Azzurri, l’Italia argento olimpico a Rio de Janeiro – sconfitta netta per mano delle solite americane – è di diritto l’avversaria n.1 degli Usa anche se c’è da mettere in conto la gran fame di vittorie delle padrone di casa magiare (campionesse d’Europa in carica e “medaglia di legno” alle ultime tre Olimpiadi) che possono contare su giocatrici di assoluto spessore internazionale quali le varie Szilagyi, Takacs, Somhegyi, Bujka, Csabai e Czigani nonché su un’eccelsa tradizione pallanuotistica anche al femminile.

Le ungheresi sono risultate un po’ “indigeste” al Setterosa, recentemente, tuttavia i livelli di maturità, coesione e consapevolezza delle proprie forze raggiunti dalle ragazze di Fabio Conti fanno ben sperare in ottica iridata. Budapest, arriviamo più fiduciosi che mai…!

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: pagina Facebook Maggie Steffens

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