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Tennis: esordio ‘traumatico’ per Paolo Maldini nel circuito ATP Challenger. Doppio 6-1 in 42′, ma a Milano è grande festa per il mito rossonero

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Non dev’essere facile, per un Campionissimo come lui abituato a vincere, alzare trofei ed essere sotto la luce dei riflettori per anni di imprese trionfali in giro per il globo pallonaro accettare di finire in “prima pagina” per una sonora sconfitta… Stiamo parlando di Sua Eminenza Paolo Maldini, all’esordio oggi (in doppio con il suo maestro Stefano Landonio) nella sua Milano nel circuito ATP Challenger: sì sì, tennis, non avete inteso male!

Silenzioso e riservato com’è, non si aspettava nemmeno tanto clamore, il quarantanovenne (49 anni compiuti ieri, tra l’altro) Paolo Maldini; sperava sicuramente in qualcosa di più intimo, una sorta di partita tra amici come quelle a cui è abituato da anni nei suoi momenti di svago. Quando prende borsone e racchette e si avvia sui campi di via Cascina Bellaria, scappando poco dopo il match per evitare occhi indiscreti, interrogatori, foto, eccetera.

Non è stato così questa volta, perché il clamore mediatico del match odierno ha raggiunto un po’ tutto il mondo, tanto che all’Aspria Tennis Cup di Milano hanno ricevuto richieste di interviste da giornali come il britannico The Guardian e addirittura dalla immancabile Cina…

Alla fine dei giochi, l’ex bandiera del Milan, nonostante il punteggio severo (doppio 6-1 in 42′), il carattere “chiuso” e un rovescio tutto da rivedere, dispensa sorrisi e autografi a tutti, in primis al capannello di giovanissimi raccattapalle che si forma attorno a lui e non lo molla più. Sorrisi pure di fronte ai rivali, l’olandese Pel e il polacco Bednarek che da par loro qualcosa allo spettacolo concedono, tra colpi dietro la schiena e tentativi di creare uno scambio piacevole per divertire un pubblico ben predisposto all’applauso.

A margine, per una volta, i professionisti della racchetta a fare la parte degli spettatori. Tra chi segue con attenzione, regalando pure qualche incitamento, a chi se ne sta in disparte a pensare a quanto diverso è, di solito, un primo turno di doppio di un qualsiasi altro Challenger in giro per il mondo. Forse non è un caso nemmeno che sia stato proprio Paolo Maldini a contribuire a cogliere uno dei due game che gli hanno evitato il cappotto, grazie a due pregevoli volée vincenti, una di diritto e una di rovescio…

Perché sul campo da tennis, a differenza del più grande rettangolo verde, il mito rossonero è uomo d’attacco come il suo compagno e maestro Stefano Landonio. Peccato che i due dall’altra parte della rete all’esordio nell’Aspria Tennis Cup di Milano, l’olandese Pel e il polacco Bednarek, avessero poca voglia di prolungare il confronto.

Così l’esordio dell’ex capitano del Milan da professionista nel circuito Challenger dell’ATP è durato soltanto 42 minuti. Il tempo sufficiente per incassare un 6-1 6-1 ‘traumatico’, ma pure per godersi appieno un’esperienza particolare, di fronte ad una cornice di pubblico degna di un grande evento, tra curiosi a caccia di qualche chicca e giornalisti solitamente poco interessati alle vicende del circuito tennistico minore.

Queste le sue prime parole di Paolo Maldini dopo il match (fonte La Gazzetta dello Sport): “La cosa più curiosa che mi è accaduta in questi giorni? Di essere contattato da qualche altro torneo Challenger che si gioca in Italia, che mi offriva una wild card… Invece questo resterà un evento isolato. Una bella esperienza, che mi ha divertito parecchio, ma che non si ripeterà”.

Stefano Landonio (compagno di doppio e maestro di tennis di Maldini) ha invece dichiarato, sempre alla Rosea: “Peccato che Paolo abbia avvertito un problema fisico che l’ha un po’ condizionato. Lui ha bisogno di carburare lentamente, invece il primo punto del match è stato particolarmente duro e lo ha pagato. In ogni caso è andata bene, anche se avremmo potuto fare qualche game in più, avendone persi diversi al punto decisivo”. 

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: profilo FB ufficiale Paolo Maldini

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