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MotoGP, Mondiale 2017: Yamaha, che succede? A Montmelò rivissuto l’incubo di Jerez. Qualcosa non quadra…

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Valentino Rossi conclude il GP di Catalogna in ottava posizione a 20 secondi da Andrea Dovizioso, mentre Maverick Vinales, ancora leader del Mondiale, fa addirittura peggio, arrivando decimo con un fardello di 24 secondi nei confronti della vetta. Un risultato disarmante per la Yamaha ufficiale che, come se non bastasse, si è vista precedere anche dalle due Yamaha Tech3. Un incubo che ripercorre, di pari passo, quanto visto a Jerez in occasione del GP di Spagna, quando Vinales arrivò a 24 secondi da Dani Pedrosa, mentre il “Dottore” totalizzò 38 secondi di ritardo.

Come si può spiegare un disastro simile? Le motivazioni sono diverse, incominciando dal fatto, ormai assodato, che la scuderia dei tre diapason fatica enormemente quando le temperature si alzano e gli pneumatici (stiamo vivendo un Mondiale che dipende quasi del tutto da questa componente) diventano ingestibili. Sia a Jerez che al Montmelò, i 30° dell’aria e i 50° dell’asfalto hanno reso impossibile la guida dei due piloti ed i distacchi finali lo confermano facilmente.

Come se non bastasse, ed è evidente, la M1 edizione 2017 non è più la moto perfetta che abbiamo ammirato negli ultimi anni, capace di adattarsi ad ogni tipo di circuito e situazione. Vinales e Rossi hanno per le mani una moto che si assetta in maniera più complicata del solito e che non sta migliorando, a differenza degli avversari, Ducati su tutti, che stanno facendo notevoli passi in avanti.

Honda e Ducati, inoltre, stanno sfruttando i test svolti nelle ultime settimane, che hanno permesso loro di fare un deciso salto di qualità sotto tanti punti di vista. La Yamaha, invece, si culla su allori che furono e deve assolutamente rimboccarsi le maniche per non correre il rischio di venire definitivamente sorpassata dai rivali.

Vinales mantiene appena 7 punti di vantaggio su Andrea Dovizioso in classifica, mentre Marc Marquez si rifà sotto a meno 23 punti, con Rossi a meno 28. La situazione generale, bisogna essere oggettivi, è ancora buona, ma le ultime gare stanno facendo suonare il campanello d’allarme in casa Yamaha. La moto in generale non sta girando al massimo e quando la situazione si fa calda diventa letteralmente normale.

Servirà tanto lavoro dalla casa madre in Giappone per capire come migliorare e come tornare a sfruttare la maneggevolezza della M1 e, di conseguenza, anche le gomme. Al momento il pacchetto è un vero e proprio rompicapo. Se non ci saranno novità importanti in tempi stretti, sarà una lunga estate per Vinales e Rossi. Da favoriti saranno costretti alla rincorsa?

alessandro.passanti@oasport.it

Foto: Lorenzo Di Cola

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