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Formula 1

MotoGP, GP Olanda 2017: Andrea Iannone sbarca ad Assen per provare a raddrizzare una stagione con pochi sorrisi

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Il suo passaggio dalla Ducati alla Suzuki non partiva già di suo sotto i migliori auspici, ma questo 2017 per Andrea Iannone si sta dimostrando ancor più complicato di quanto si potesse immaginare. Sulla carta si sapeva che andarsene dalla scuderia di Borgo Panigale per salire sulla moto del team ECSTAR avrebbe rappresentato una sfida davvero affascinante e difficile che, per il momento, rischia di diventare un vero e proprio buco nell’acqua per il pilota di Vasto.

Il bottino attuale è davvero negativo: in 7 gare Iannone ha totalizzato due ritiri, due arrivi fuori dalla zona punti, due decimi posti e un piazzamento in settima posizione ad Austin come miglior risultato. 21 punti complessivi che lo collocano in quindicesima posizione assoluta a pari merito con Hector Barbera (Ducati) e dietro addirittura a Loris Baz (Ducati). Per fare un confronto con i migliori, i punti di distacco dalla vetta detenuta da Maverick Vinales sono 90, mentre 83 da Andrea Dovizioso, mentre Danilo Petrucci ne ha addirittura il doppio.

Il confronto interno al momento è inutile, dato che il suo compagno di scuderia, lo spagnolo Alex Rins ha saltato 4 gare per infortunio ed è arrivato al traguardo in una sola occasione (7 punti totali) mentre i sostituti, Sylvain Guintoli e Takuya Tsuda hanno fatto solo qualche comparsata.

La situazione, viste le prestazioni e quanto ottenuto, è chiara: la Suzuki è in difficoltà. Rispetto alla passata stagione si può parlare tranquillamente di passo indietro, dato che Maverick Vinales, dodici mesi fa, aveva approcciato alla stagione 2016 con un podio, due quarti posti e tanti punti, per un quarto posto finale in classifica generale, impreziosito dalla vittoria di Silverstone.

Cosa sta succedendo dunque in Suzuki? La GSX-RR è nata male ed i piloti non riescono a farla progredire sotto diversi aspetti. Ad ogni GP Iannone conferma di non riuscire a sentirsi a proprio agio sulla moto versione 2017 che, rispetto alla precedente, sembra avere meno maneggevolezza e, in assoluto, poca potenza. La competitività è lontana, e il distacco rispetto alle concorrenti, rimane sempre ampio.

Siamo ormai a metà stagione e in casa Suzuki si corre seriamente il rischio di gettare la spugna lasciando perdere il presente, provando piuttosto a guardare al futuro. Conoscendo la tenacia di Iannone, un pilota che nella passata stagione riportò al successo la Ducati (nel GP di Austria) siamo sicuri che stia vivendo questo momento con enorme frustrazione e voglia di ribellarsi. Un leone in gabbia che temeva che il passaggio da Ducati a Suzuki sarebbe stato un salto nel vuoto, e che vede i propri timori confermarsi.

Iannone ce la sta mettendo tutta e continuerà a farlo fino a Valencia, provando a rendere competitiva e guidabile una moto che, per ora, è ben lontana dai desiderata suoi e del team. Mancano due gare prima del break estivo. Olanda e Germania saranno due banchi di prova decisivi per capire come proseguirà questo difficile e amaro 2017 per il pilota di Vasto.

alessandro.passanti@oasport.it

Foto: Valerio Origo

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