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MotoGp, GP Italia 2017: Honda, ora è crisi. Marquez e Pedrosa, che gara anonima al Mugello!

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Se c’è una casa che esce con le ossa rotte dal fine settimana del Mugello, valido per la sesta prova del Mondiale MotoGp 2017, questa è la Honda. In un campionato che, tappa dopo tappa, sta diventando sempre più imprevedibile e difficile da comprendere nel suo andamento, la gara disputata quest’oggi dai due mezzi della casa dell’ala conferma una tendenza che, alla viglia, poteva essere messa in preventivo: il tracciato toscano non è amico della moto nipponica, che tranne il successo di Marc Marquez nel 2014 (in una annata dove è stato pressoché imbattibile, fino a metà stagione) non ha mai trionfato nell’epoca 1000 nella top-class, risalendo fino al 2010 per trovare un’altra affermazione di un pilota del team Hrc, con Dani Pedrosa.

L’intero week-end è stato avaro di soddisfazioni, con una difficoltà ad essere competitivi tanto sul giro singolo quanto sul ritmo. Se si guarda al distacco finale, i poco più di 5 secondi presi dal campione del mondo in carica non rappresentano un segnale di disfatta. Va detto, tuttavia, che il passo è stato piuttosto lento per buona parte del Gran Premio, con una effettiva selezione fatta solo nell’ultima porzione della corsa. Oltre a ciò, sono state confermate le difficoltà in accelerazione sul lungo rettilineo del Mugello, laddove Honda ha faticato non solo nei confronti di Ducati (persino in versione 2016, come si vede nel confronto diretto con Alvaro Bautista), ma anche di Yamaha. Altra problematica evidenziata dalla tre giorni toscana è stato lo sfruttamento della gomma anteriore media, che Honda non digerisce e non riesce a sfruttare, sia dal punto di vista prestazionale che della solidità in fase di staccata che riesce a garantire.

Il ritardo di Marquez e Pedrosa, perfettamente appaiati in classifica, è ora di 38 punti dal leader Maverick Vinales, mentre sono 12 quelli pagati nei confronti di Andrea Dovizioso, ora secondo nella generale. Ciò significa che i piloti ufficiali della casa dell’ala non possono essere esclusi dalla lotta al titolo, ma che, allo stesso tempo, il gap inizia ad essere ampio, necessitando di una reazione per evitare che la forbice si allarghi ulteriormente. Abbiamo visto, nell’epoca recente, come in linea di massima Honda riesca in tale impresa, effettuando dei finali di campionato in crescendo, limando i limiti palesati ad inizio progetto. Certo è che, se la differenza dalla vetta del Mondiale dovesse ampliarsi, con l’equilibrio visto fino ad ora non sarà facile pensare di recuperare. E, cosa ancora più importante, già ora Marquez e Pedrosa non hanno alcun tipo di margine di errore, se vogliono pensare di giocarsi ancora qualche carta in ottica iridata.

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davide.brufani@oasport.it

Foto: Valerio Origo

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