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Tennis, la telenovela FIT-Giorgi non finisce più: la Federazione chiede al CONI di confermare la squalifica

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Come nelle migliori serie tv, la telenovela tra la Federazione Italiana Tennis e Camila Giorgi continua e si arricchisce di un’ulteriore colpo di scena. È notizia di questi giorni che la FIT, tramite la sua Procura Federale, e congiuntamente alla Procura Federale dello Sport, ha scelto di ricorrere all’ultimo grado della giustizia sportiva, ovvero il Collegio di Garanzia del CONI. La richiesta è quella di ribaltare il provvedimento della Corte Federale d’Appello, che aveva annullato la squalifica inflitta alla giocatrice marchigiana.

Facciamo un po’ di ordine e proviamo a ricostruire la vicenda. Il rapporto tra Camila Giorgi e la FIT non è mai stato idilliaco, fortemente condizionato dalla presenza del padre della ragazza, considerato troppo invadente durante i match di Fed Cup che vedevano coinvolta la figlia. Dopo vari litigi che Sergio Giorgi pare aver avuto con Francesca Schiavone, l’ex capitano Corrado Barazzutti e Giorgio Galimberti, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il comunicato rilasciato lo scorso anno sul sito della giocatrice, e probabilmente scritto proprio dal padre, nel quale veniva annunciata l’interruzione dei rapporti con la FIT. A questo era seguito poi il rifiuto della convocazione da parte di Camila per lo spareggio dell’aprile 2016 contro la Spagna. Da lì quindi la Federazione aveva impugnato il proprio regolamento che obbliga ogni tesserato a rispettare i propri doveri, nel caso in questione la convocazione.

La questione è passata ovviamente alle aule di tribunale della giustizia sportiva. Nel febbraio di quest’anno, il Tribunale Federale aveva stabilito la squalifica di 9 mesi con ammenda di 30.000€. Il problema è che Camila Giorgi non possiede più la tessera FIT dal 2011, e quindi non è considerabile una ‘tesserata’. La difesa della giocatrice ha infatti fatto leva su questo ed il mese scorso la Corte Federale d’Appello aveva pertanto annullato il provvedimento. La Federazione ha quindi deciso, come già detto, di ricorrere al Collegio di Garanzia del CONI. Si tratta però di un braccio di ferro “inutile”: se la squalifica dovesse essere confermata, Giorgi non potrà essere convocata per 9 mesi, cosa che in caso contrario comunque non avverrebbe. La neo-capitana Tathiana Garbin si era detta disposta alla riconciliazione per il bene della squadra, ma la “guerra” tra Camila Giorgi (e suo padre) e la FIT è diventata troppo pesante per poter tornare indietro.

 

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Foto: Tonelli FIT

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