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Olimpiadi invernali PyeongChang 2018: la frontiera tra le due Coree aperta per i Giochi

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Tregua olimpica: è questo il significato dell’annuncio fatto giovedì da Lee Hee-beom, presidente del comitato organizzatore dei Giochi Olimpici invernali di PyeongChang 2018. La Corea del Sud (Repubblica di Corea), infatti, ha deciso di aprire per la prima volta dalla fine del conflitto, nel 1953, il confine con la Corea del Nord (Repubblica Popolare Democratica di Corea) per concedere l’ingresso della delegazione della parte settentrionale della penisola. Se nel 1988, alle Olimpiadi estive di Seoul, i nordcoreani non parteciparono neppure, questa volta gli atleti potranno entrare per via terrestre, mentre i tifosi che vorranno assistere alle gare potranno entrare in Corea del Sud via mare. “I nostri saranno i Giochi della pace“, ha concluso Lee al termine dell’annuncio.

Fissato simbolicamente sul 38° parallelo alla fine della guerra tra le due parti, il confine tra le due Coree è considerato come uno dei più pericolosi del mondo. I due stati sono infatti separati da una zona neutrale di quattro chilometri, e tutto il confine è costellato di fortificazioni militari e punti d’osservazione. Il gesto di apertura nei confronti del vicino settentrionale può essere considerato come un primo gesto di politica estera da parte del nuovo presidente sudcoreano Moon Jae-in, che ha palesato più volte la sua volontà di distendere le relazioni tra le due parti.

giulio.chinappi@oasport.it

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