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Beach Volley

Beach volley, Nazionale 2017. Menegatti e Perry tornano in azzurro. Ecco il progetto targato Luigi Dell’Anna

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Marta Menegatti, Becky Perry e Lissandro tornano a fare parte della Nazionale italiana di beach volley, dopo un periodo di incertezza. Ad annunciarlo è il responsabile delle Nazionali azzurre Luigi Dell’Anna al termine di un percorso durato un paio di mesi, spesso tortuoso. Sarà direttamente la Federvolley a gestire i programmi dell’unica coppia in grado attualmente di rappresentare l’Italia nel World Tour e che scenderà in campo questa sera a Rio a caccia del primo successo nel circuito mondiale.

Menegatti/Perry erano in stand by da quando non è stato rinnovato il contratto all’ex ct azzurro Lissandro, cioè fine 2016. La giocatrice veneta ha scelto la nuova compagna e di proseguire l’avventura con l’allenatore che l’ha seguita negli otto anni di attività sulla sabbia, a costo di uscire dal progetto Nazionale ma il lavoro di Dell’Anna ha portato ad un accordo fra l’attuale staff tecnico azzurro, capitanato da Andrea Raffaelli e lo staff che segue Menegatti e Perry.Non è stato facile, anche perché c’erano sono sponsor che spingevano da una parte e dall’altra – spiega Dell’Anna – c’erano rapporti da ricostruire, equilibri da mantenere ma il buon senso, alla fine, ha prevalso e ora possiamo iniziare a programmare in vista di Tokyo, tutti possono lavorare serenamente. Prosegue il lavoro di ricerca di atlete in grado di intraprendere un percorso sulla sabbia, alcune delle quali provenienti dall’indoor. Investiremo anche su questo aspetto per creare almeno due o tre coppie in grado di crescere e strutturare un movimento. Raffaelli sta lavorando duramente su questo ambito, in attesa che le ragazze che oggi fanno parte del Club Italia possano crescere e fare il salto di qualità. Siamo partiti quasi da zero ma c’è tanta voglia di fare e di costruire”.

Dell’Anna accetta di parlare di Greta Cicolari.Su Greta e Marta ho puntato otto anni fa quando ero consigliere federale e mi piange il cuore vedere come è finita e cosa è successo dopo la loro divisione – afferma il dirigente azzurro – la situazione è sotto gli occhi di tutti. C’è un contenzioso in atto tra Cicolari e la Fipav ma non ci sono veti nei suoi confronti da parte del Consiglio Federale. Raffaelli ha carta bianca dal punto di vista tecnico, se ritiene che Greta possa essere funzionale al progetto Tokyo 2020 può chiamarla. So che ha richiesto una wild card per la tappa di Vieste del campionato italiano e da disputare con una giocatrice straniera, andrà esaminata e comunque regolamentata perché non possiamo creare un precedente che poi riempie di giocatori stranieri il campionato tricolore. Personalmente non ho nulla in contrario, a patto che tutti abbiano una possibilità contingentata di partecipare con una compagna straniera a questi tornei, non solo Cicolari”.

Fin qui il settore femminile che è il “malato” da curare in fretta ma anche in campo maschile, esclusi i fantastici vice campioni olimpici Nicolai/Lupo per cui tutto sembra procedere al meglio, con il tecnico federale Varnier alla guida, non sono tutte rose e fiori.

Ranghieri/Carambula non fanno parte del progetto della Nazionale azzurra, sono una sorta di entità parallela che si gestirà tutta la logistica della stagione con un contributo di 150 mila euro da parte della Federazione in base ai risultati (ottimi) ottenuti lo scorso anno. Ranghieri/Carambula sono allenati da uno staff sudamericano capitanato dal venezuelano Carlos Cartaya, che non ha sposato in pieno il programma tecnico federale. “Noi crediamo fortemente nel progetto Ranghieri/Carambula e lo appoggiamo – commenta Dell’Anna – in questo caso i due staff tecnici, della nazionale azzurra e della coppia in questione, erano incompatibili per cui abbiamo optato per la soluzione di una collaborazione che permetterà a Ranghieri e Carambula di potersi muovere al meglio a livello internazionale”.

La terza coppia azzurra, composta dai romagnoli Caminati e Rossi, sarà allenata ancora da Pallottelli ma deve fare i conti con un problema al momento insormontabile: lo stop imposto dal programma dello scorso anno (che li ha costretti a giocare quasi solo tornei in Italia) li ha fatti uscire dal giro dei circuiti internazionali e, viste le nuove regole, Caminati/Rossi non hanno i punti per giocare neppure le qualificazioni di un Satellite Cev. “Il problema c’è. Sono come due leoni in gabbia e noi vogliamo favorire la loro crescita perché sono bravi – conclude il dirigente italiano – ho fatto richiesta di wild card in tutti i tornei alla loro portata e anche a livello femminile. Vedremo cosa riusciremo a raccogliere e faremo di tutto per rimettere in circolo qualche nostra coppia. Lo ripeto, ripartiamo da zero e speriamo che cambino in fretta le regole del World Tour che chiudono le porte alle coppie che hanno punteggi bassi ma hanno le qualità per partecipare ai vari tornei internazionali”.

 

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