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MotoGP: Valentino Rossi da Lorenzo a Viñales. Quando la ‘guerra di nervi’ si gioca nello stesso box…

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Correva il 17 novembre 2016 e il Circus della MotoGP era molto più vicina alla stagione tramontata sotto il segno di Marc Marquez che al Campionato pronto a costruire le proprie fondamenta. OA Sport, in uno dei suoi tanti articoli di approfondimento in merito, già metteva in guardia tutti, Valentino Rossi in primis, circa la forza d’urto che il nuovo alfiere ispanico della Yamaha, Maverick Viñales, avrebbe potuto avere sul Mondiale 2017. E, inevitabilmente, sulla “vita di pista” del nove-volte iridato di Tavullia, da sempre abituato a convivenze scomode, o addirittura forzate…

Man mano che i primi test preseason d’inizio anno hanno cominciato a snocciolare medie orarie, tempi secchi sul giro, risposte caratteriali e stili di guida, la sentenza è diventata definitiva: il 22enne di Figueres sarebbe stato uomo da battere al pari di Marc Marquez (clicca qui per leggere un altro nostro articolo pertinente).

Le prime due gare del Motomondiale 2017 hanno confermato al 100% premesse e pronostici: Maverick Viñales ha vinto bene sia a Losail sia a Termas de Rio Hondo, con modalità dissimili, variegate e nonostante le turbolenze climatico-organizzative che hanno caratterizzato entrambi i weekend sugli asfalti qatariota e argentino.

Nel GP inaugurale di Losail, il n.25 in Movistar Yamaha è partito dalla pole ed ha condotto la corsa da campione navigato fino alla bandiera a scacchi, esibendosi anche in un duello “fisico” stratosferico con il nostro Andrea Dovizioso. Giusto nel caso qualcuno avesse dei dubbi sulle sue capacità agonistiche nel reggere un corpo-a-corpo con chicchessia… Valentino Rossi terzo, a meno di due secondi dal team mate, senza però averne mai annusato per bene la carena…

In Argentina, domenica scorsa, Maverick ha approfittato alla grandissima delle disavventure altrui (Marquez in testa), ha vinto più “comodamente” rispetto all’esordio, ma il suo passo è parso comunque notevole. Insostenibile per tutti gli altri colleghi? Impossibile dirlo, con un Marc in meno, un Dottore impegnato da subito nella bagarre altrove, un DesmoDovi scattato dalla 13^ posizione e un Lorenzo mai in partita.

Fatto sta che Viñales è già sul 2-0 nel confronto diretto con Sua Maestà VR46. I rapporti fra i due, per ora, paiono quantomeno viaggiare nell’alveo della civile convivenza tra compagni di squadra, anzi, a Termas de Rio Hondo ci si è piacevolmente spinti anche oltre. Ed è stato senz’altro un belvedere. Dello scarso feeling fra Rossi e il precedente vicino di “officina”, in questi anni, si è detto di tutto e di più in negativo. Tra l’altro, non sono mai arrivate smentite dai diretti interessati…

Impossibile negarlo, Vale è passato dalla padella alla brace, nel suo box: una “guerra di nervi” che ha visto prima Jorge Lorenzo ed ora Maverick Viñales come antagonisti. Caratteri diversi (forse, è molto presto per poterlo affermare con certezza), quelli dei due iberici, tuttavia, un Totem come Rossi riesce in un modo o nell’altro ad avere i “manici di Iwata” sempre ben saldi in pugno. Anche Top Gun è avvisato…

giuseppe.urbano@oasport.it

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