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MotoGP, GP Argentina 2017: è già una prova della verità per Jorge Lorenzo. A caccia del giusto feeling con la Ducati

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Siamo solamente al secondo Gran Premio della stagione in MotoGP, ma per Jorge Lorenzo il tempo già stringe. Dopo lo scialbo avvio in Qatar, il pilota maiorchino deve assolutamente rifarsi nel GP di Argentina che si correrà a Termas de Rio Hondo in questo weekend, altrimenti vedrà mettersi subito in salita il suo Mondiale 2017.

Come si spiega questo allarme? È presto detto. Il neo pilota della Ducati ha dimostrato che, tra test pre-stagionali ed esordio a Losail, non ha ancora trovato il giusto feeling con la sua Desmosedici. Intendiamoci, per far suonare i campanelli d’allarme è ancora presto, ma non completamente.

In MotoGP, come ben sappiamo, nessuno ti aspetta. Tantomeno se sei un cinque volte Campione del Mondo. La competizione è altissima. Gli avversari sono spietati, sportivamente parlando, e un pilota deve rispondere colpo su colpo. Sin dall’avvio della stagione. Anche se ha appena cambiato Scuderia e ha, gioco forza, bisogno di tempo per ambientarsi. Specialmente con una moto storicamente complicata come la Ducati.

Le problematiche, tuttavia, abbondano per Lorenzo. Un grande campione quando è tutt’uno con la sua moto. Un martello quasi imbattibile se sente che il mezzo è suo. Ma, e lo sta dimostrando con preoccupante frequenza, soffre quando c’è qualcosa che non va bene. Se non si sente al 100& con la sua moto il rendimento dello spagnolo crolla, come a Losail, dove ha concluso con un anonimo undicesimo posto (dietro a gente come Jonas Folger, Alex Rins o Jack Miller), dopo un errore nelle prime fasi di gara.

Quali sono i motivi che fanno sì che questo matrimonio stia iniziando in maniera più lenta del previsto? Lorenzo non ha ancora saputo sfruttare al meglio la potenza della sua Ducati e, inoltre, non sente come vorrebbe la sua moto in curva. Per questo motivo preferisce non rischiare e, ovviamente, i tempi sul giro vanno di conseguenza. Basta pensare che, al termine del GP di Losail, accusava oltre venti secondi di ritardo da Maverick Vinales, mentre il suo compagno di Scuderia, Andrea Dovizioso, era negli scarichi del vincitore di giornata.

Come sono i precedenti dell’ex yamahista sul tracciato sudamericano? Anche in questo caso c’è poco da sorridere. Terzo nel 2014 dietro a Marc Marquez e Dani Pedrosa, quinto nel 2015 in occasione del successo di Valentino Rossi, mentre l’anno scorso è uscito di gara dopo appena 5 giri per un errore.

Un fine settimana argentino che per il neo-ducatista dovrà già dare risposte importanti in ottica futura. Se, anche in questa occasione, non saprà trovare il giusto feeling con la moto, il rischio di vedere già fuggire gli avversari in classifica generale sarà elevato.

Foto: Twitter Jorge Lorenzo

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