Seguici su

Formula 1

F1, GP Russia 2017: la Ferrari può interrompere il digiuno in qualifica, la Mercedes dovrà comprendere le gomme

Pubblicato

il

Prendendo in considerazione già il sabato russo in quel di Sochi sono passati 588 i giorni da quando la Ferrari non vede una sua monoposto partire dalla pole position. Era il GP di Singapore 2015, uno dei weekend più negativi della dominatrice Mercedes, e Sebastian Vettel ottenne la p.1 e la vittoria sul cittadino d’Oriente, mettendo in mostra una gara semplicemente perfetta chiosata anche da una prestazione canora  personalizzando il celebre pezzo “L’Italiano” di Toto Cutugno.

Prendendo spunto dall’improvvisata esibizione di Seb, la vettura di Maranello si lascia decisamente guidare: facile da mettere a punto e in grado di trovare con estrema facilità il range di temperatura adeguato agli pneumatici morbidi Pirelli. E’ stato evidente fin da questo venerdì sul tracciato dell’Est. Vettel e Kimi Raikkonen, soprattutto nelle prove libere 2, quelle con una rilevanza maggiore per l’orario simile a qualifiche e gare, hanno impressionato sia con poca e sia con molta benzina a bordo. Il miglior tempo del 4 volte campione del mondo in 1’34″120 è già di 2″ migliore del crono ottenuto nel time-attack del 2016 dal ferrarista. In più il passo gara sul piede dell’1’38”, con molta benzina montando le UltraSoft, e l’1’37” con le SuperSoft, sul finire, dimostra che la SF70H va molto forte. Un comportamento positivo confermato anche dai tempi di Raikkonen (2°), a chiudere la doppietta “Rossa”  che fa sognare e potrebbe sfatare il famoso tabù. Infatti a Sochi la scuderia italiana mai ha centrato il bersaglio grosso ed ottenuto la pole, tutte proprietà esclusive della Mercedes. Sarà la volta buona?

Di sicuro nel team di Stoccarda c’è un po’ di preoccupazione. L’incapacità di mettere in temperatura le gomme è stata evidente e per la prima volta la W08 è sembrata accusare il colpo sia nella prestazione pura che in quella su diverse tornate. Una problematica ammessa dagli stessi piloti che, senza mezzi termini, hanno palesato queste difficoltà. Il Direttore di Mercedes Motorsport Toto Wolff predica calma, non nascondendo le criticità odierne, perchè la monoposto argentata, “con il suo manettino magico”, riesce sempre a fare la differenza e con una pista più gommata potrebbe tornare in auge. Tuttavia i 6 e 7 decimi rimediati da Valtteri Bottas e Lewis Hamilton non sono un dato trascurabile e domani servirà un chiaro cambio di passo. In quest’ottica, su un circuito dove la potenza del motore conta molto, la Red Bull non sembra essere della partita. Il distacco di 1″4 di Max Verstappen e di 1″7 di Daniel Ricciardo mette in evidenza il difficile rapporto tra la RB13 e l’International Street Circuit. Sarà dunque sfida a due e l’esito non pare affatto scontato. 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

FOTOCATTAGNI

 

 

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *