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F1, Mondiale 2017: la FIA giudica irregolari le sospensioni di Mercedes e Red Bull! La Ferrari sorride…

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Il Mondiale F1 2017 è già iniziato con un (piccolo?) “botto”. Ma non in pista…
Come riportato oggi dal sito www.repubblica.it, al termine di una indagine avviata grazie ad una richiesta di chiarimenti della Scuderia Ferrari, la FIA ha chiesto a Mercedes e Red Bull di modificare le sospensioni delle loro autovetture prima della gara di domenica prossima a Melbourne.

A Maranello possono dunque sorridere, per questa vittoria “d’ufficio”, ancor prima che vengano accesi semafori e motori. Riepiloghiamo brevemente gli eventi, così come illustrato da La Repubblica.it: al termine di una indagine avviata grazie alla suddetta richiesta del Cavallino, spedita da Maranello a Parigi questo inverno, prima dell’inizio dei test invernali, la FIA ha ufficialmente richiesto a Red Bull e Mercedes di modificare le sospensioni in uso prima del via della gara n.1 del Mondiale 2017, a Melbourne.

E’ stato il direttore di gara Charlie Whiting, in un incontro con la stampa, a spiegare le ultime evoluzioni di una vicenda, quella ribattezzata delle “sospensioni intelligenti”, che promette comunque di tenere banco per tutta la prima parte della stagione. La domanda sollevata dalla Ferrari era molto semplice: la FIA può considerare legittimo un sistema di sospensioni avveniristiche che, oltre a svolgere il proprio compito tradizionale, aiuti anche la vettura a migliorare l’assetto aerodinamico “leggendo” il tracciato e comportandosi di conseguenza

La domanda non era casuale. A Maranello, infatti, avevano osservato come sia Red Bull sia Mercedes nelle stagioni precedenti avessero talvolta utilizzato strane sospensioni e, prima di seguire le concorrenti su quel piano, si sono voluti accertare che fosse legale (questa almeno è la versione ufficiale: in realtà, in F1 la richiesta di chiarimenti è un modo per bloccare gli avversari che abbiano intrapreso iniziative al limite del regolamento…).

Protocollata la richiesta della Ferrari, la FIA ha avviato un’indagine che è andata avanti sotto traccia durante tutto il pre-campionato. “Volevamo vedere se alcune sospensioni servissero solo da sospensioni oppure se fossero degli apparati che in maniera predominante aumentavano le prestazioni aerodinamiche delle macchine”, ha spiegato Whiting. Alla fine, si è insomma capito che sia la Mercedes sia la Red Bull non erano in regola, ergo, la FIA non poteva che chiedere un passo indietro deciso alle due Scuderie incriminate.

Ora è da capire quale impatto queste modifiche avranno sulle macchine. Se, a quanto pare, per la Mercedes dovrebbe cambiare poco (già lo scorso anno usavano solo saltuariamente questo sistema), la cosa sembra essere molto più problematica per la Red Bull che intorno al concetto di sospensioni intelligenti avrebbe costruito l’intera macchina 2017.

Come sempre sarà la pista a dare i verdetti definitivi ma, per il momento, la Ferrari può già dirsi vincitrice di una battaglia “tecnico-burocratica” che rischiava di diventare troppo machiavellica e pericolosa…

giuseppe.urbano@oasport.it

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