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Scherma, Coppa del Mondo 2017: Luca Curatoli e Martina Batini beffati ai piedi del podio, amaro in bocca per la sciabola a squadre. Sontuoso il Dream Team delle fiorettiste

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E’ appena andato in archivio anche questo weekend del circuito di Coppa del Mondo di scherma, dove non sono mancati soddisfazioni e qualche rimpianto per i colori azzurri impegnati sulle pedane italiane e polacche.

Gli alfieri della sciabola maschile erano impegnati nel tradizionale Trofeo “Luxardo” a Padova, con Luca Curatoli che è stato l’ultimo ad alzare bandiera bianca issandosi fino ai quarti di finale, estromesso proprio ai piedi del podio dall’iraniano Abedini per 15-10. Un pochino di rammarico in capo all’italiano complice una condotta di gara non sempre lucidissima, tenendo conto che il sostegno del pubblico di casa ha aumentato ulteriormente la pressione sul nostro portacolori. Tutti eliminati agli ottavi di finale, invece, gli altri protagonisti attesi alla vigilia, a partire da Aldo Montano, sconfitto senza troppi problemi dall’ucraino Yagodka; stesso discorso applicabile anche a Diego Occhiuzzi ed Enrico Berrè, dai quali ci si attendeva certamente qualcosa di più dopo i segnali incoraggianti mostrati nei primi assalti, mentre ha davvero fatto il massimo Lorenzo Romano, protagonista di una gara esaltante nella quale ha mancato di pochissimo l’accesso tra gli ultimi otto.

E’ mancato soltanto l’apoteosi finale nella prova a squadre, dove lo splendido quartetto composto da Aldo MontanoEnrico Berrè, Luca Curatoli e Luigi Samele si è arreso soltanto all’ultima stoccata dinnanzi alla Corea. Un argento comunque prezioso e utile a dare morale a tutto l’ambiente, anche se sarebbe stato esaltante replicare il trionfo conseguito a Gyor nello scorso mese di dicembre. “La prova di oggi trasforma in positivo il bilancio del Luxardo. Dobbiamo essere più bravi a concretizzare il nostro valore. E parlo come gruppo, dovremmo concretizzare il valore di più elementi. L’ultima stoccata era senza dubbio un simultaneo. Ci sono stati degli errori già in precedenza, alcuni a nostro favore, altri a nostro sfavore. Però quella sul 44 pari era una stoccata indubitabilmente simultanea” – queste le parole del commissario tecnico Giovanni Sirovich al termine della gara.

L’Italia si ferma ai piedi del podio anche nel fioretto femminile in corso di svolgimento sulle pedane di Danzica, beffardo teatro dell’ultima volta in cui nessuna azzurra era presente sul podio in un appuntamento della Coppa del Mondo. Martina Batini, Valentina Cipriani e Camilla Mancini non sono infatti andate oltre i quarti di finale, mancando di un soffio l’accesso probabilmente meritato in zona medaglie. Particolare rammarico soprattutto per la Batini, battuta al fotofinish con lo score di 15-14 dalla vincitrice della gara Svetlana Tripapina, dimostrando comunque di possedere il livello idoneo a potersela giocare con le migliori della disciplina. Sfortunata anche Camilla Mancini, costretta ad abbandonare il sogno di un piazzamento sul podio per la seconda volta in stagione, mentre era davvero difficile pretendere di più da un Cipriani determinata e grintosa come poche volte in carriera.

La rivincita è però arrivata nella prova a squadre, dove la stoccata decisiva messa a segno da Martina Batini ha permesso alle azzurre di aggiudicarsi la manifestazione ai danni della Francia, arresasi 45-44 al termine di una finale emozionante. Martina Batini, Alice Volpi, Camilla Mancini e Chiara Cini hanno dunque coronato nel migliore dei modi una cavalcata ai limiti della perfezione, resa ancora più prestigiosa se si considera l’assenza del simbolo di questa disciplina Arianna Errigo, vittima di un attacco febbrile, e il cui rientro speriamo avvenga al più presto. Nel frattempo, però, possiamo goderci l’ennesimo trionfo di questo splendido Dream Team.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Bizzi per Federscherma

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