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Judo, Grand Slam Parigi 2017: Giappone bene con le nuove regole, ma dov’è lo spettacolo?

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Il Grand Slam di Parigi ha rappresentato il primo vero banco di prova per il nuovo regolamento introdotto quest’anno dall’International Judo Federation (IJF). A beneficiare delle nuove regole sono stati sicuramente i judoka giapponesi, che hanno sfruttato la loro capacità di proiettare gli avversari, come sottolineato dal tecnico Kosei Inoue: “Le nuove regole producono risultati decisamente diversi fra gli atleti con una buona tecnica e quelli senza – ha dichiarato -, ma sono sicuro che i judoka degli altri Paesi si abitueranno gradualmente“.

Non tutti, però, sono entusiasti delle nuove regole, anche in casa nipponica. Tra questi c’è il nuovo fenomeno dei 66 kg, Hifumi Abe, che nonostante la sua vittoria ha messo a nudo uno dei punti deboli del nuovo regolamento: “Non importa quanti waza-ari tu riesca a mettere a segno, non saranno più convertiti in ippon, e quindi c’è sempre il pericolo di subire una sconfitta in rimonta”.

Un altro problema è invece quello degli shido, non più decisivi nel corso del tempo regolamentare: se a Parigi sono aumentate leggermente le vittorie per ippon rispetto all’anno passato, c’è stato un incremento decisamente maggiore di golden score, molti dei quali sono stati comunque decisi dalle penalità. Un dato di fatto che contrasta con l’intenzione di rendere gli incontri più spettacolari.

La regola degli shido ha penalizzato in particolare le categorie di peso maggiori, dove è più difficile effettuare proiezioni vincenti. “Nella mia categoria – ha detto la francese Émilie Andéol, campionessa olimpica delle +78 kg – è molto difficile far cadere l’avversaria, e quando ci riesco una sola volta nel corso di un incontro sono contenta. I pesi leggeri possono proiettare tre, quattro o cinque volte in un incontro, ma noi pesi massimi facevamo molto affidamento anche sugli shido“.

Per ora siamo solamente all’inizio, e probabilmente molti judoka devono ancora abituarsi alle nuove regole. Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi tornei, e ad ogni modo la stessa IJF ha previsto una possibile revisione delle nuove regole dopo i Campionati Mondiali di Budapest in programma ad agosto.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: IJF

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