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Atletica, World Indoor Tour 2017: Mo Farah da record nei 5000 metri, convince anche Yeman Crippa

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Si è chiuso questo pomeriggio il World Indoor Tour 2017, che sulla pista di Birmingham ha visto moltissimo spettacolo e ottime prestazioni, tra cui due record europei. Andiamo dunque ad analizzare nel dettaglio tutti i risultati di giornata.

UOMINI

60 metri: finale al cardiopalma, che ha visto il successo dello statunitense Ronnie Baker con il crono di 6.55, davanti all’eterno Kim Collins e al britannico Richard Kilty, entrambi con 6.58.

400 metri: domina lo specialista ceco Pavel Maslak con il tempo di 45.89, con il podio completato dal dominicano Liguelin Santos (46.16) e dallo sloveno Luka Janezic (46.38). Solo quarto il grenadino Bralon Taplin, anche lui con 46.38.

800 metri: viene sconfitto il bosniaco Amel Tuka, atteso alla stagione del riscatto e solo secondo a Birmingham, in mezzo allo statunitense Casimir Loxsom (1:46.13 e primato stagionale) e al britannico Kyle Langford (1:46.79).

1500 metri: vittoria per l’americano Ben Blankenship con la miglior prestazione del 2017 di 3:36.42, secondo l’australiano Ryan Gregson con 3:36.50, mentre chiude in terza piazza il keniano Bethwell Kiprotich Birgen con 3:37.32.

5000 metri: record europeo per il britannico Mo Farah, che chiude la prova con un sensazionale 13:09.16, davanti all’atleta del Bahrein Albert Rop (13:09.43) e al francese Morhad Amdouini (13:10.60). Quinto un’ottimo Yeman Crippa, che conquista il primato italiano in 13:23.99. CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU’. 

60 metri ostacoli: doppietta britannica al traguardo, con Andrew Pozzi capace di precedere il connazionale David King, con rispettivi tempi di 7.43 e 7.63. Terzo lo statunitense Aries Merritt con 7.70.

Salto in alto: grande prova per l’americano Erik Kynard, vincitore con 2.31, mentre è secondo il britannico Robert Grabarz con 2.28, terzo il messicano Edgar Rivera con 2.24.

Salto in lungo: non riesce a superare gli 8 metri il sudafricano Godfrey Khotso Mokoena, che si ferma a 7.99, ma trionfa davanti all’atleta delle Bermuda Tyrone Smith con 7.83, con il podio chiuso dall’australiano Fabrice Lapierre con la misura di 7.76.

DONNE

60 metri: tripletta per la Giamaica, nella gara vinta dalla specialista Elanie Thompson con il crono di 6.98.

400 metri: vince la ceca Zuzana Hejnova, capace di tagliare il traguardo in 51.77, davanti alla britannica Laviai Nielsen e alla statunitense Shamier Little.

800 metri: domina in 2:01.12 la polacca Joanna Jozwik, davanti alla svedese Lovisa Lindh e alla britannica Shelayna Oskan-Clarke.

1000 metri: prestazione da urlo per la scozzese Laura Muir, che migliora il record europeo nel chilometro, chiudendo la gara in 2:31.93, con il podio chiuso dall’americana Kate Grace e dall’olandese Sanne Verstegen. CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU’

3000 metri: vince e convince la keniana Hellen Obiri, trionfatrice con il crono di 8:29.41, mentre chiude seconda l’olandese Sifan Hassan; terza l’etiope Dawit Seyaum.

60 metri ostacoli: ottima prestazione per la statunitense Christina Manning, capace di realizzare un buonissimo 7.83 all’arrivo, precedendo la connazionale Sharika Nelvis e l’australiana Sally Pearson.

Salto con l’asta: torna a vincere la greca Ekateríni Stefanidi,capace di volare a 4.63, ben 10 centimetri in più della svizzera Nicole Buchler e della statunitense Mary Saxer.

Salto in lungo: due britanniche nelle prime posizioni, con Lorraine Ugen capace di realizzare un buon 6.76 e vincere su Jazmin Sawyers.

Getto del peso: 18.97 è la strepitosa misura che regala la vittoria all’ungherese Anita Marton, davanti all’olandese Melissa Boekelman e alla britannica Rachel Wallader.

Foto: pagina Facebook Mo Farah

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gianni.lombardi@oasport.it

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