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Tiro a Volo, SCANDALO: vogliono togliere il double trap dalle Olimpiadi! Rischio sparizione, gli azzurri: “Salvate il nostro sport”

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Il double trap è vicinissimo all’esclusione dalle Olimpiadi! Questa è la notizia shock che sta colpendo il tiro a volo e che vede seriamente minacciata una storica disciplina, presente ai Giochi fin da Atlanta 1996.

Il Comitato Olimpico Internazionale ritiene che la gender equality (la parità dei sessi) sia uno dei parametri che tutti gli sport devono rispettare e ha invitato le varie Federazioni a uniformarsi in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Il double trap, da Pechino 2008, non ha più la prova femminile che era invece prevista sino ad Atene 2004. A Rio 2016 abbiamo infatti potuto ammirare le due prove di trap (argento di Giovanni Pellielo che perse l’atto conclusivo con Josip Glasnovic), le due gare di skeet (oro di Gabriele Rossetti, oro di Diana Bacosi e argento di Chiara Cainero) e il double trap maschile (argento di Marco Innocenti nella finale con Fehaid Aldeenhani).

 

Per assecondare i dettami pronunciati la CIO, la Federazione Internazionale di Tiro ha inizialmente proposto di trasformare la gara di double trap maschile in una gara a coppie miste: un uomo e una donna che gareggiano insieme per la propria Nazione. Sarebbe stata una soluzione palliativa e di consolazione (avrebbe sminuito decisamente la disciplina) ma quantomeno il double trap avrebbe assegnato comunque un titolo a cinque cerchi.

Questa decisione è stata messa al voto (riunione del 22 novembre) ma non è passata. L’assenza di personalità afferenti all’area della doppia fossa olimpica all’interno del Consiglio della ISSF ha fatto la differenza. Per adempiere alla richiesta di “uguaglianza fra i sessi” si è allora pensato di inserire la gara a coppia miste di trap e il programma delle Olimpiadi del futuro preverrebbe ben tre prove di trap (una per sesso più quella mista) e le due gare di skeet (una maschile e una femminile) con la totale assenza del double trap. Lo statuto della ISSF prevede di promuovere il tiro in tutte le sue forme ma così non è stato fatto.

 

Uno scandalo che boccerebbe tutti i sogni olimpici di centinaia di atleti, aumentando invece le chance di medaglie dei praticanti della fossa olimpica. Un danno economico importante per le aziende produttrici di armi e attrezzatura specifica i fucili sono infatti decisamente differenti e hanno richiesto degli studi mirati per arrivare alla loro realizzazione. Verrebbero penalizzati anche i corpi militari (parlando per l’Italia) che hanno investito sugli atleti praticanti.

La disciplina non sparirebbe da Europei e Mondiali (almeno nel 2017) ma è inequivocabile che l’assenza dai Giochi porterebbe a un calo di interesse nei confronti della specialità. Sarebbe come far morire uno sport, generando anche un calo di fatturato per le aziende produttrici di fucili, piattelli, cartucce, macchinari (la maggior parte sono realtà italiane…).

La Federazione Italiana aveva proposto qualche mese fa di reinserire il double trap femminile (come era fino al 2004) per adempiere alla gender equality ma è un’opzione purtroppo non percorribile visto che ai Giochi possono esserci massimo cinque eventi di carabina, cinque eventi di pistola (tra l’altro anche il tiro a segno è in procinto di modificare il proprio programma) e cinque eventi di tiro a volo.

La gara a coppie miste avrebbe tra l’altro allargato la partecipazione delle varie Nazioni (basti pensare che ora le donne sono tagliate fuori dal discorso) e la disciplina, già tra le più spettacolari del circuito, avrebbe avuto ulteriore seguito e maggior competitività. Da annotare inoltre che nel 2015 la commissione atleti si espresse favorevolmente all’inserimento della prova mista di double trap ma nel giro di un anno sembra essere cambiato tutto.

 

A febbraio la Federazione Internazionale di Tiro presenterà la propria proposta al CIO che si pronuncerà in estate. Una strada percorribile per mantenere il double trap sarebbe quella di portare diverse Nazioni alle prossime tappe di Coppa del Mondo e convincere i piani alti a inserire la prova a coppie miste. È anche importante che gli stessi atleti facciano sentire la loro voce: le loro proteste potrebbero essere ascoltate da chi di dovere.

 

A denunciare il fatto sono stati i ragazzi della Nazionale Italiana di double trap che chiedono giustamente di essere tutelati e che i loro sogni olimpici non vengono spezzati. Tra gli altri il CT Mirco Cenci, Alessandro Chianese, Marco Innocenti, Antonino Barillà, Francesco D’Aniello, Daniele Di Spigno.

 

(foto pagina Facebook Alessandro Chianese)

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