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Sci di fondo, Sepp Chenetti: “Francesco De Fabiani è un fenomeno, i giovani non vogliono far fatica”

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“I giovani non vogliono far fatica. I conti della Fisi sono a posto, i numeri tecnici non ancora”. Le parole dell’allenatore responsabile della nazionale azzurra Sepp Chenetti rilasciate su Repubblica.it confermano ancora una volta le difficoltà dello sci di fondo azzurro rispetto agli anni ’90 e i primi del 2000. Il ritorno in Coppa del Mondo di Giorgio Di Centa e le concrete possibilità di quest’ultimo di prendere parte alla staffetta iridata se da un lato premiano la voglia di mettersi in gioco del campione carnico a 44 anni suonati, dall’altro testimoniano le difficoltà di un movimento ridotto a pochi elementi.

DE FABIANI TALENTO VERO – Con la stella Federico Pellegrino secondo nella sprint inaugurale, a tenere in alto lo Stivale ci ha poi pensato Francesco De Fabiani, considerato da Chenetti un fenomeno. “Nessuno ha vinto alla sua età come lui, neppure De Zolt o Albarello. È completo. Un allenatore ha la fortuna di imbattersi nel predestinato ogni dieci anni. Tu tecnico devi solo sgrezzarlo”. Nono nella 10 km tl e quarto nella 10 km tc, il 23enne valdostano ha trovato quelle risposte che cercava dopo un inizio di stagione non entusiasmante. E pazienza se il risultato finale si è rivelato peggiore rispetto alla stagione passata; De Fabiani ha le carte in regola per crescere ancora in uno sport dove si raggiunge la maturità sopra i 30 anni. “Il fondo è uno sport condizionale – continua l’allenatore – Combina forza, resistenza e velocità. Gli altri sport sono tecnici: calcio, tennis, golf, basket. A 10 anni impari quel movimento, a 15 sei bravo e non hai bisogno di migliorare. Nel fondo devi migliorare gocciolina su gocciolina. Solo negli anni ci riesci”. 

L’alpino sta invece bruciando i tempi come avvenuto per Petter Northug, Federico Pellegrino e per Sergey Ustiugov, re del Tour de Ski ad appena 24 anni. “Il doping? Voglio restare distaccato, voglio pensare da ingenuo – conclude Chenetti – dico solo che è incredibile non si riesca a trovare una quadra, tra creme, sangue, urine e percentuali. Mah”.

francesco.drago@oasport.it

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Foto Valerio Origo

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