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Biathlon

Biathlon, Mondiali Hochfilzen 2017: gli azzurri ai raggi X

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In vista dei Campionati del Mondo di biathlon che si svolgeranno ad Hochfilzen, in Austria, dal 9 al 19 febbraio analizziamo i componenti della squadra italiana.

UOMINI

WINDISCH Dominik: due podi in stagione sulla pista tedesca di Oberhof e una maggiore consapevolezza nei propri mezzi. Per la prima volta l’azzurro si presenterà al via di una rassegna di questo livello come un uomo da tenere d’occhio e indiziato per le medaglie. Può fare bene in sprint e inseguimento come nella mass start, mentre l’individuale è ostica per lui a causa delle penalità di un minuto per i bersagli mancati. Nelle gare sull’uomo può fare valere una volata pareggiabile da pochi all’interno dell’intero circuito. È 15esimo in classifica generale e ha trovatto maggiore sicurezza al poligono.

HOFER Lukas: in alcuni momenti della stagione è sembrato andare persino più forte di Windisch e sembra finalmente tornato il vecchio Hofer, almeno dal punto di vista atletico. Non ha concretizzato (ha sfiorato il podio nella sprint di Oberhof, un solo decimo dietro Windisch) ma ha tutte le potenzialità per fare bene. Ha già vinto una medaglia al Mondiale nel 2011 nella mass start e nonostante un malanno che l’ha fermato nella tappa di Anterselva arriverà ad Hochfilzen al top della forma.

BORMOLINI Thomas: nelle prime sei tappe di Coppa del Mondo non ha brillato. Il livignasco deve ancora migliorare nella costanza di rendimento e sopratutto trovare maggiore continuità al poligono per evitare di sprofondare negli ordini di arrivo.

MONTELLO Giuseppe: è in forte crescita e ha sfiorato la zona punti. Si sta adattando agli standard di Coppa del Mondo, ma sembra ancora lontano dalla possibilità di lasciare un segno ai Mondiali.

DONNE 

WIERER Dorothea: è la punta di diamante del movimento italiano. Quinta nella classifica generale di Coppa del Mondo, nel mese di dicembre ha conquistato tre podi. A gennaio non ha mai trovato le giuste sensazioni sugli sci stretti, ma ad Anterselva, nonostante qualche errore di troppo, è sembrata in ripresa. La speranza è che possa trovare la condizione proprio nell’appuntamento più importante: è da podio in tutte le gare, staffette comprese assieme alla squadra.

SANFILIPPO Federica: potenzialmente è una carta da medaglia grazie alle ottime doti di fondista che la contraddistinguono. Talvolta pecca in precisione al tiro, ma limitando le penalità potrebbe inserirsi nella lotta alle posizioni che contano. Ha bisogno della precisione al poligono per esprimersi al meglio e in quel caso la top 10 è alla portata.

VITTOZZI Lisa: la sensazione è che possa essere pronta ad esplodere in maniera definitiva. Compirà 22 anni poco prima dell’inizio dei Mondiali, che per lei potrebbero rappresentare un vero e proprio trampolino di lancio tra le migliori 20 al mondo nella disciplina. Durante l’inverno ha commesso tanti errori al poligono, ma il tiro è e resta uno dei suoi punti di forza. In particolare, rispetto agli anni passati sono calate le percentuali in piedi. Con una buona sprint può provare ad entrare nelle prime posizioni nell’inseguimento, il suo format prediletto.

RUNGGALDIER Alexia: viene dalla settimana magica di Anterselva, in cui ha conquistato il podio nell’individuale e nella staffetta, chiudendo al sesto posto la mass start. Dopo alcune stagioni difficili, la miglior tiratrice della nazionale è tornata a far sentire il proprio peso anche in ambito internazionale. Da qui può crescere ancora ed è una pedina fondamentale per la staffetta dove con pochi errori l’Italia può sognare in grande.

Twitter: @Santo_Gianluca

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