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Nuoto, Mondiali Windsor 2016: Silvia Di Pietro e Luca Dotto volano in finale e convincono, Federica Pellegrini quinta nei 100 sl, staffetta mista mista azzurra squalificata

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Tanta attesa c’era per la finale dei 100 stile libero femminili, della terza giornata dei Mondiali di Windsor (Canada) di vasca corta, con Federica Pellegrini per la prima volta presente nell’ultimo atto internazionale della gara regina. E’ arrivato un buon quinto posto per la campionessa di Spinea in 52″43. L’azzurra, come da previsione, ha pagato a caro prezzo il passaggio ai 50m non riuscendo poi a recuperare terreno a sufficienza nelle altre due vasche anche per le uscite dalle virate non eccellenti. Una prestazione positiva, comunque, per Federica, vicina ai propri limiti in questa distanza che ha visto il successo iridato dell’australiana Brittany Elmslie in 51″81 davanti all’olandese Ranomi Kromowidjojo (51″92) ed alla padrona di casa, campionessa olimpica di Rio de Janeiro, Penny Oleksiak (52″01).

Un grande Luca Dotto conquista la finale dei 50 stile libero. Il velocista azzurro giunge secondo nella semifinale n.2 in 21″29, molto vicino al proprio personale di 21″25, alle spalle di Vladimir Morozov (21″05 miglior crono dei semifinalisti) e terzo nella graduatoria complessiva. Una prestazione, dunque, estremamente solida per Dotto che domani può sognare di arrivare sul podio.

Missione compiuta anche per Silvia Di Pietro che, vincendo la prima semifinale in 25″50, conquista il pass per l’ultimo atto di domani nei 50 farfalla femminili. La romana è stata, tra l’altro, protagonista di una condotta di gara non perfetta per lo stacco al via tutt’altro che ottimale. Vi sono, pertanto, ulteriori margini di miglioramento in vista della finale di domani nella quale la Di Pietro può giocarsi una medaglia. In vetta all’ordine dei tempi troviamo la statunitense Kelsi Worrell (25″19) a precedere Jeanette Ottesen (25″29) ed appunto l’atleta nostrana.

I 200 rana maschili hanno confermato che il dominatore delle specialità è Marco Koch. Il tedesco, reduce dall’oro nei 100 metri, si è regalato il bis nella prova odierna con il crono di 2’01″21 (nuovo record dei campionati) avendo la meglio nei confronti del britannico Andrew WIllis (2’02″71) e del russo Mikhail Dorinov (2’03″09).

Non poteva mancare la firma di Katinka Hosszu ed eccola puntuale a timbrare il cartellino nei 200 dorso (4 ori in questa rassegna al momento) surclassando le avversarie in 2’00″79. In seconda posizione, la co-favorita della vigilia, l’ucraina Daryna Zevina (2’02″24) mai in grado di contrapporsi alla magiara al pari dell’australiana Emily Seebohm, giunta terza in 2’02″65.

Dopo averlo tanto cercato nel corso della recente Coppa del Mondo, Chad Le Clos ha trovato il primato del mondo dei 100 farfalla vincendo la medaglia d’oro. Il sudafricano in 48″08 ha dunque migliorato il record che egli stesso deteneva da due stagioni (48″44) alzando sempre di più l’asticella del delfino, ormai prossimo all’incredibile muro dei 47″. Alle spalle dell’inarrivabile Le Clos, il primatista americano in yards Tom Shield (49″04) e l’australiano David Morgan (49″31).

Nelle semifinali dei 100 misti maschili, senza Fabio Scozzoli, inatteso equilibrio con Morozov non convincente come si sarebbe potuto immaginare, quarto (52″44), nella graduatoria complessiva delle semifinali che vedono al vertice la coppia giapponese Daiya Seto (52″09)-Shinri Shioura (52″35). Da osservare con attenzione, poi, il giovane americano Michael Andrew in 52″41.

Sul versate femminile, della medesima distanza, manco a dirlo, la lady di ferro ha colpito ancora ed in 57″63 si è classificata in prima piazza, al termine delle semifinali, davanti alla giamaicana Alia Atkinson (58″54) ed alla Seebohm (58″96).

Velocissimo Junya Koga nelle semifinali dei 50 dorso maschili. Il giapponese ha siglato il miglior tempo delle semifinali in 22″81 a precedere il bielorusso Pavel Sankovich (23″07) ed il francese Jeremy Stravius (23″16).

Come da pronostico è Leah Smith ad imporsi negli 800 stile libero in 8’10″17 battendo la connazionale Ashley Twichell (8’11″95) e l’aussie Klah Melverton (8’16″51).

Nell’ultima gara di giornata, sfuma per una squalifica il bronzo della 4×50 mista mista azzurra. Troppo anticipato il cambio tra Silvia Di Pietro e Luca Dotto (-0.11), comportante l’estromissione della nostra squadra. L’oro è andato  agli Usa, dunque, davanti al Brasile ed al Giappone.

RISULTATI COMPLETI

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da  Fin Deepbluemedia

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