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Artistica

Ginnastica, la moviola in 3D debutterà ai Mondiali 2018. Una super tecnologia per riconoscere gli elementi, trasparenza sui punteggi

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È sempre più vicina l’introduzione di una tecnologia 3D nella ginnastica artistica. Ve ne avevamo già parlato un paio di mesi fa, subito dopo l’elezione di Morinari Watanabe alla Presidenza della Federazione Internazionale (entrerà effettivamente in ruolo il 1° gennaio, queste sono le ultime ore di Bruno Grandi al vertice).

Il numero 1 della FIG, infatti, ha parlato del possibile inserimento di questa specie di moviola già ai Mondiali 2018 che si disputeranno a Doha (Qatar). Lo ha annunciato lo stesso giapponese in occasione di un meeting svoltosi qualche settimana fa proprio nella capitale del Paese mediorientale.

Il meccanismo dovrebbe quindi essere rodato già nella rassegna iridata del 2018, quando verranno assegnati anche i primi pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020. L’obiettivo finale è proprio quello di rendere questa nuova tecnologia definitivamente operativa proprio per i Giochi. La Fujitsu, l’azienda che sta realizzando il sistema, è già molto avanti con il sistema e potrebbe già testarlo nelle competizioni nazionali nipponiche dell’anno che sta per iniziare.

L’obiettivo è quello di aiutare i giudici durante l’assegnazione dei punteggi e di migliorarne la correttezza. La tecnologia 3D userà dei sensori laser che cattureranno i movimenti delle ginnaste e li renderanno selezionabili da un computer che potrà confrontarli con delle esecuzione corrette preinserite nel database. Il futuro della ginnastica deve passare anche per una maggior chiarezza nei confronti degli spettatori che, esclusi gli appassionati seriali, faticano a comprendere le logiche dell’artistica e dei vari risultati.

 

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